PRIME INTERPRETAZIONI SUI LIMITI DELLA “CITTADINANZA ATTIVA” NEL PROTOCOLLO CON LA PREFETTURA – DALLE RONDE ALLE GRONDE: IL CAMPO SI RESTRINGE DI PARECCHIO E SI COMINCIA A DIFFIDARE DEI POKEMON
19 GENNAIO 2024 – “In sintonia con le forze dell’ordine e le autorità preposte, saranno direttamente i cittadini a prestare la loro collaborazione attiva per prevenire furti e altri episodi che turbano e pongono a repentaglio la sicurezza urbana. Al riguardo la Giunta ha approvato il protocollo d’intesa con la Prefettura dell’Aquila avviando il progetto “Controllo del Vicinato” con l’obiettivo di disciplinare le relative attività, investendo i cittadini del ruolo di “sentinelle della legalità” vietando però la formazione e azione di “ronde”, in pattugliamento sul territorio” e incentivando la “cittadinanza attiva”.
Lo afferma il sindaco Gianfranco Di Piero, che precisa che “In caso di pericolo immediato, provocato da situazioni di estrema urgenza, i cittadini dovranno ricorrere comunque alla chiamata al numero 112”. A breve sarà installata “apposita segnaletica”.
E fioccano le prime incertezze interpretative. Una passeggiata con un amico lungo il Corso oppure a Via Corfinio potrà essere esclusa dal novero delle manifestazioni rientranti nel “pattugliamento”? E in tre si potrà essere scambiati per “ronda”, come i militari che arrivavano fino alla Villa per scovare gli indisciplinati? Oppure, per escludere il concetto di “ronda”, basterà non marciare a passi sincronizzati? Bisognerebbe vedere quale giurisprudenza si è formata al Nord, in Veneto, dove i leghisti impazzano e insegnano allo Stato come proteggere le attività e i cittadini. In questo, si avverte già l’influenza della neo assessora ing. Ilenia Rico, da poco trasmigrata dall’area salviniana, che ancora non dà numero di protocollo e data precisa delle sue dimissioni dagli incarichi professionali in città, ma, quanto a controllo della legalità contro i furtarelli e l’accattonaggio, chissà: può dare un contributo decisivo.
Svuotati del ruolo di ronda, i più volenterosi potranno controllare se i pericoli verranno da qualche… gronda malmessa e certamente saranno inflessibili sulle deiezioni canine fuori contesto, tanto che a buona ragione tutto si risolverà, alla pugliese, in un “Controllo del Wcnet”. Centrale sarà il ritrovato sistema della chiamata al 112, che di recente in effetti è andata in disuso: invece dei tre minuti programmati e rispettati negli USA, la pattuglia (unica formazione cui è consentito il pattugliamento) arriva a cose fatte, tanto da convalidare l’opinione che correva negli anni Cinquanta sull’assimilazione delle Polizie all’arcobaleno, in quanto vengono entrambi dopo la tempesta (nella foto una rara immagine di intervento delle polizie davanti all’Annunziata).
Guai, poi, a farsi trovare mentre si gioca ai Pokemon e a puntare una finestra o un vicolo cieco alla ricerca dei simpatici protagonisti di questa telematica caccia al tesoro. Lì siamo già al limite dell’azione di ronda e, allertati dalla informazione sui possibili eccessi e violazioni della riservatezza, i residenti potrebbero passare all’inveterato uso di pitali. Per prevenire gli effetti degli scrosci sarà utile la “apposita segnaletica”.
Si ride per non piangere, perché se dovessimo valutare queste iniziative crepuscolari alla luce di seri criteri sociali e civici, dovremmo dedurne che costituiscono una chiara presa in giro, per vendere fumo. La Prefettura farebbe prima ad organizzare pattugliamenti di Polizia e Carabinieri con tanto di divise e auto con lampeggiatori, che sono il vero deterrente per la criminalità piccola e grande e per i quali, anche, paghiamo salassi fiscali che non si sa dove vanno a finire. Al sindaco e alla giunta, poi, è riconosciuta la competenza a rimuovere il degrado di taluni quartieri cittadini, prima causa di insediamento di attività di malaffare e di sopraffazione. Ma si tratterebbe di lavorare, di relazionarsi con uffici ed enti dello Stato, di percepire occasioni di finanziamenti. Insomma: di fare il sindaco.