SALTA TRE VOLTE LA RIUNIONE CON L’ORDINE DOPO UN MESE DI ATTESA
23 giugno 2017 – Sindaco e amministratori comunali sono stati braccati dagli ordini professionali per buona parte di maggio e giugno
ed hanno diramato note tranquillizzanti per impedire la “protesta delle ruspe” minacciata da architetti, ingegneri e, più sfumatamente, dagli avvocati. Hanno domato la rivolta seguendo la tattica democristiana del rinvio. Ma un sonoro ceffone Anna Maria Casini e la giunta lo rimediano oggi dall’Ordine degli Architetti, che attraverso il suo presidente Edoardo Compagnone mette nero su bianco e lo dirama alla stampa: “Ricevo con stupore, in data odierna, l’annullamento della riunione in programma oggi 22 giugno solo pochi istanti prima dell’incontro già fissato precedentemente per il 19 giugno, quindi spostato al giorno 20, al quale non ha partecipato nessun Amministratore, e pertanto, di nuovo, organizzato per oggi”.
Sembra incredibile, ma è proprio così: la sindaca dà un appuntamento, poi lo disdice, poi ne dà un altro, poi lo disdice e al terzo trappolone arriva con qualche minuto di anticipo un messaggio per dire che non se ne fa nulla.
Compagnone, che sarà pure compagnone, ma deve rappresentare la categoria, ricorda che “nella riunione congiunta svolta il 25 maggio, con gli altri Ordini e le Associazioni di categoria (nella quale venivano presi precisi e celeri impegni volti alla risoluzione delle problematiche affrontate in merito all’Ufficio sisma, Lavori Pubblici, Suap e sui tempi di pagamento delle fatture commerciali delle prestazioni svolte dai propri iscritti), chiedeva un’incontro (vabbè, so’ ragazzi…; n.d.r.) con il Sindaco Annamaria Casini per conoscere lo stato delle azioni intraprese dall’Amministrazione Comunale” e annota che “Tale situazione, desta particolare preoccupazione sulla reale volontà alla risoluzione dei problemi affrontati e discussi ampiamente nella suddetta riunione con il Sindaco e il suo gruppo di lavoro” e, dopo aver ricordato che le unità promesse da affiancare a quelle esistenti non si sono viste e l’unico che è stato intravisto è stato subito spostato alla manutenzione. E conclude ricordando che “comunque ad oggi non vengono istruiti gli oltre 500 progetti della ricostruzione post sisma, giacenti sulle scrivanie del Comune e che ancora non vengono istruiti gli oltre progetti sulla riduzione del rischio sismico giacenti da circa un anno all’interno di Palazzo San Francesco; progetti che qualora approvati, potrebbero dare un po’ di respiro alla nostra categoria professionale ed a tutto l’indotto e pertanto attenuare il disagio sociale dovuto alla crisi economica particolarmente forte in questa area”.
La giunta ed il sindaco, dunque, sono arrivati alla fuga. Tra poco troveremo le loro scrivanie vuote, con o senza un “Torno subito”; sembrano una manica di debitori che cerca di guadagnare tempo quando arriva l’ufficiale giudiziario; questi dovrebbero gestire il progetto di “Casa Italia” per una delle dieci città italiane prescelte?