PRIME REAZIONI DOPO LA RIUNIONE IN COMUNE
10 SETTEMBRE 2016 – Salta un pollaio per ogni incursione e relativa merenda dell’orso che ormai è penetrato nel territorio di Sulmona, dopo qualche esitazione a Pettorano sul Gizio. Per questo si è svolta una riunione al municipio. Al termine è stato deciso di fare un censimento: “Nel tavolo tecnico è emersa la volontà congiunta di mettere in campo iniziative volte a dare risposte efficaci che prevedano la messa in sicurezza sia dell’uomo, sia degli allevamenti ma anche garantire la sicurezza del plantigrado stesso – hanno dichiarato in una nota l’assessore Vella e il consigliere Ramunno – si è deciso di avviare un censimento delle strutture a maggior rischio e di installare nelle zone dove l’orso confidente è già stato avvistato, i primi recinti che il Parco Nazionale della Maiella e le associazioni metteranno a disposizione. Nel frattempo sono state messe in atto tutte le misure necessarie da parte del Corpo Forestale che sta vigilando nelle aree interessate”.
Questo è quanto siamo riusciti a sapere da altre fonti di informazione, perché da un po’ di tempo non riceviamo più i dispacci dal “gabinetto del sindaco”: finanche il ruvido Giuseppe Ranalli, all’epoca della sua sindacatura, ha ritenuto che la funzione informativa andasse rispettata persino nei confronti di testate che scrivono quello che vogliono senza rispetto delle esigenze del potere. Per saperne di più, abbiamo deciso di chiedere all’orso, che ha manifestato tutta la sua perplessità per una iniziativa volta a tutelare pollai abusivi. “Senza riprendere quanto già espresso da un altro orso due anni fa prima di essere impallinato – sottolinea il plantigrado – debbo denunciare la incompatibilità di questo intento dell’assessore e del consigliere con i compiti istituzionali di un Comune e, nello specifico, con il controllo urbanistico ed edilizio del territorio: nessuno dei pollai che ho devastato aveva la Denuncia di Inizio Attività. A meno che dietro il censimento non si celi la volontà di reperire, con la collaborazione dei proprietari stessi, informazioni da utilizzare subito dopo per abbattere i pollai illecitamente costruiti. Ma una condotta del genere mi sembra più consona alle mie amiche volpi, categoria dalla quale ad un dipresso mi sembra di escludere tanto l’assessore quanto il consigliere, se non altro perché aspettano che faccia qualcosa il Parco Nazionale della Majella che nella tutela della natura non si è spinto oltre l’organizzazione di sagre paesane come “Perla Majella” proprio nei giorni nei quali moriva il mio caro amico”.