BREVE CERIMONIA A SAN FRANCESCO DOPO IL RESTAURO
8 DICEMBRE 2015 – Vale la pena di restaurare una statua di cartapesta? Sì, se è un’immagine che rappresenta tutta una collettività.
La “Madonna ad Nives” si era ridotta a un angoletto nella “parrocchiella” di Via Corfinio, tra la polvere e qualche calcinaccio del post-terremoto. Ma ha un viso che trasmette ottimismo, proprio come sarà stato quello di una adolescente che si intratteneva ancora a trastullarsi con un bambino.
Questa sera ha trovato la sua collocazione a San Francesco della Scarpa, con una funzione assai semplice, nella quale l’ha accompagnata il parroco don Gilberto (nella foto). Poco dopo ai fedeli raccolti in una chiesa stracolma è giunto l’annuncio che anche un’altra immagine della Madonna, quella del Latte (attribuibile al De Litio, quindi tutt’altro che in cartapesta) sarà restaurata prima di Pasqua: motivo in più per l’anno del Giubileo e non solo spunto turistico per il decoro del portale su Via Mazara. Non sarà un restauro facile, perché il nerofumo dello smog è andato a fondo e si è insinuato in qualche screpolatura.