Dissidi anche tra PDL e UDC
Non comunicano alcune componenti della maggioranza al Comune di Sulmona, ma il Sindaco Federico non è disposto a passare sulle critiche strumentali e insegue quelli che vogliono apparire tiepidi o addirittura critici nei confronti suoi e della giunta: chiede chiarezza e annuncia che non si potrà far finta di niente.
Ha le prove dei vari tentativi che ha fatto per rintracciare al telefono cellulare l’assessore Pino Schiavo, tra sabato e domenica scorsi. “Non solo nessuno mi ha risposto, ma non sono stato neppure richiamato”. Con Rapone, poi, la questione si fa più delicata: “Avevo detto al consigliere Rapone che se aveva delle critiche da muovere alla giunta e alla politica della maggioranza poteva e doveva farlo nell’ambito dei canali che sono preposti anche alla dialettica interna. Formulare critiche (tra l’altro infondate) al di fuori di questi ambiti può avere un significato strumentale. Se a questo si aggiunge che Rapone ha affermato che, come ha fatto cadere il sindaco Franco La Civita, farà cadere anche l’attuale sindaco, si ha la percezione della gravità inaudita di questo atteggiamento, che va chiarito immediatamente”.
Il sindaco gioca d’anticipo, perché dichiara di non essere disposto a rimanere su quella poltrona un giorno in più di quanto gli è consentito dalla volontà e dal senso di responsabilità dei partiti e degli uomini che si sono impegnati a sostenerlo. Opinione diffusa, a conti fatti, è che la attuale maggioranza possa cominciare a fare a meno della componente UDC e Fabio Federico sottolinea che Rapone è consigliere comunale solo perché Pino Schiavo ha presentato le dimissioni per assumere l’incarico di assessore: “Quindi non fa cadere proprio nessuno”, conclude.