LA KERMESSE CHE NON FU ANNULLATA DOPO L’IMPALLINAMENTO DELL’ANNO SCORSO
15 OTTOBRE 2015 – Dunque “Perla Majella” era proprio una festa per l’uccisione dell’orso a Pettorano sul Gizio…
Infatti quest’anno, senza nessun impallinamento di orso, non s’è fatta.
Curioso un Parco Nazionale che organizza una costosa e rumorosa sagra paesana e non retrocede nemmeno quando tutta la stampa nazionale si interessa di un orso trapassato da colpi di fucile nel XXI secolo, a sette chilometri dal centro di Sulmona e a cento metri da una strada nazionale. Poi, nell’anno nel quale per fortuna gli unici decessi per cause non naturali derivano da incidenti, non si festeggia più, si diventa pensosi, quasi la fatalità non sconfinfera più, ci si aspettava di meglio. Questo Parco è impareggiabile a dare idee, come la “transiberiana d’Abruzzo” (sulla quale, peraltro, dovrebbe pagare il copyright alla associazione molisana che l’ha architettata molto prima e molto meglio), ma poi , come si sa e come le vicende della Banca Agricola insegnano, “cotidiana vilescunt”, la ripetitività annoia e svuota di passione: ci pensino i baldi utenti del treno che non c’è ad organizzare le corse, basta prenotarsi agli uffici che non ci sono, tanto ci sarà sempre qualcuno che porterà formaggio e bande alle stazioni deserte, ricavando meno di una badante per una giornata da suonatore e da commerciante improvvisato.
Poveri orsi, in mano a questi protettori: finiranno per preferire di essere fucilati, piuttosto che essere incentivati dalle perle della Majella. Ci sono già i suicidi dei delfini, figuriamoci cosa possa pensare un orso vedendo apparire Franco Iezzi presidente del Parco: come minimo toccherà il ferro dei binari della transiberiana per allontanare la sventurante “Perla Majella”.