13 MARZO 2012 – Si occuperà tra qualche ora della destinazione dei rifiuti di Pescara il Consiglio regionale, in una seduta straordinaria. Al consorzio “Ambiente” di Pescara non sta bene la soluzione individuata dalla giunta presieduta da Chiodi: lo ha detto e ribadito Massimo Sfamurri, il presidente, che ritiene eccessiva la spesa per il trasporto a Sulmona e a Cupello. Lo ha detto, poco prima della riunione dell’assise regionale, Chiavaroli, consigliere del Pdl, che ritiene valido solo il criterio di prossimità e, quindi, lo sversamento dei rifiuti nella discarica “Casoni” di Chieti. Ma la opposizione al Comune di Chieti è drastica nel far presente che il sito andrebbe incontro a rapida saturazione. Ribattono i pescaresi che proprio la solidarietà manifestata per Teramo, negli anni scorsi, ha contribuito a saturare la discarica di Colle Cese di Spoltore, che doveva servire Pescara e il suo hinterland.
Emerge chiaramente, quindi, il dato di fatto più chiaro: obbligare le discariche di Sulmona o di Cupello o di Chieti a ricevere i rifiuti di Teramo o di Pescara significa farle saturare rapidamente come è già successo per altre. Allora non si comprende perchè mai, con la decisione della giunta regionale di venerdì, si deve saturare la discarica di Sulmona, che sta quasi a confine con il Parco Nazionale Morrone-Majella, anziché affrontare il problema dei rifiuti radicalmente e con quell’efficientismo che il Pdl ritiene di aver dimostrato in emergenze come il sisma dell’Aquila. Senza questa concretezza e senza questo scopo la riunione del Consiglio regionale si confermerà come una delle tante: sull’occupazione, sul decentramento dei servizi sul territorio, sull’emergenza della sanità, cioè una rassegna dell’ovvio.