6 APRILE 2012 – Hanno portato il ricordo di questi tre anni dal terremoto negli Stati Uniti, con le canzoni del lutto abruzzese, quelle che raccontano di dolori irrimediabili, dello “scuro” assoluto e senza speranza.
I “DisCanto” hanno attinto ai pezzi migliori della tradizione per rispondere alle domande di molti connazionali, ma anche degli Yankee non italiani, su quello che ha fatto la terra che trema, cioè su quella sensazione di angosciante incertezza che avvolge il corpo e l’anima e lascia stupore e paura. Nel giorno della dolorosa evocazione, in queste ore del fuso che ci separa da Philadelphia, Michele Avolio e il suo complesso stanno creando un punto di unione, che non è fatto solo di folklore.
Al concerto sara’ presente il console. Oltre al nostro solito repertorio, nel quarto d’ora dedicato alla visione delle foto dell’aquilano prima e dopo il sisma, sono state previste tre canzoni dedicate: – Via Pettoranello (testo di Vittorio Monaco e musica di Michele Avolio) – Mare maje (lamento funebre dedicato alle vittime del terremoto) e – Serra (canzone di M. Avolio creata nel paese abbandonato dei Monti della Laga).