MA NEL FRATTEMPO CANCELLIERI E GIUDICI SARANNO SEMPRE DI MENO
2 FEBBRAIO 2017 – E’ stato emanato dal governo il decreto per le misure speciali del dopo-terremoto,
che contiene anche la proroga della operatività dei tribunali abruzzesi che non hanno sede nelle città capoluogo di provincia. Rimarranno fino al 2020. Nel pomeriggio si sono succedute le dichiarazioni di quasi tutti i partiti e di tutti i parlamentari abruzzesi che rivendicano il merito e l’impegno profuso.
Tutto come da copione. Per alcuni anni il consenso elettorale si baserà su queste proroghe. Sotto il profilo funzionale, i tribunali cesseranno di esistere ben prima del 2020, perché già adesso le piante organiche non risultano più tra le sedi nelle quali inviare cancellieri e giudici; il che vorrà dire che iscrivere una causa in uno dei quattro tribunali non provinciali equivarrà a partire con minori possibilità di ottenere una decisione in tempi normali. Questo, naturalmente, non viene neanche accennato nel tripudio dei ventiquattro mesi di agonia assicurati. L’unico aspetto positivo è che c’è un margine di tempo in più per percorrere una attenta politica di accorpamento dei tribunali di Sulmona e Avezzano da un lato e di Lanciano e Vasto dall’altro lato.