Province inutili: in Abruzzo Pescara

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BEFFARDA PROPOSTA DI LEGGE DEL GOVERNO DEI TECNICI

23 GIUGNO 2012 – Il “governo dei tecnici” ha partorito una riforma delle province che farebbe impallidire la Lega nel suo progetto di scardinamento dello Stato: si tratta di impallinare i principi di amministrazione dello Stato, se si considera che in Abruzzo rimarrebbero le province di L’Aquila e di Chieti e scomparirebbero quelle di Pescara e di Teramo.

E per di più con un decreto-legge. Infatti, la provincia di Pescara non risponde a nessuno dei requisiti (popolazione, estensione, numero dei Comuni) mentre quella dell’Aquila almeno per estensione e numero dei Comuni potrebbe “passare”. Orbene, ritagliare in province un territorio con criteri che determinano la scomparsa della provincia più vitale e più importante (se non altro per la città capoluogo, ma anche per il corredo di collegamenti, industrie) vuol dire allestire progetti a tavolino con i criteri che derivano magari anche da prestigiose università (sarà…), ma che restano del tutto avulsi dalle esigenze del territorio e di crescita della Regione. Speriamo almeno che questa riforma non rientri nel decreto-sviluppo, almeno per un fatto di decenza nella terminologia…

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