Quando anche lo ski-lift avrà i dispersori di energia

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Sulle discriminazioni del dopo-terremoto si muovono i sindaci di Roccarso, Rivisondoli, Pescocostanzo, Roccapia e Scanno. Vogliono conoscere i termini dell’accordo di programma tra Regione e Governo. Soldi a palate andranno ai comprensori sciistici di Rocca di Mezzo e Ovindoli e a questo punto i Comuni dell’Alto Sangro chiedono di essere coinvolti nel progetto di sviluppo.

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Posto sui campi di sci non si registrano danni da scosse telluriche e che la pratica degli sports invernali non è legata certamente alle vicende del centro storico dell’Aquila oppure che i danni di Ovindoli o di Rocca di Mezzo non sono superiori a quelli subiti dai comuni dell’Alto Sangro, non si capisce perchè, dopo le assurdità delle perimetrazioni del “cratere” due anni fa, un accordo di programma tra Regione e Governo debba sorvolare le strutture ed i paesi del bacino sciistico dell’Alto Sangro, creando nuove distorsioni oltre a quelle già palesi che l’assistenzialismo ha determinato in situazioni paradossali (sprechi di investimenti sul Gran Sasso dove non si scierà mai bene come in Alto Sangro per il semplice motivo che il vento furioso sconquassa il manto nevoso). Due anni fa la Protezione civile arrivò a disegnare un cratere con dei “buchi” in corrispondenza di città come Sulmona; adesso forse si approverà la ricostruzione degli ski-lift con i dispersori di energia alla base.

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