STRANE DICHIARAZIONI DI D’AMICO CHE LASCIA LA SOCIETA’ DI TRASPORTI REGIONALI
7 FEBBRAIO 2017 – Il presidente di “Tua”, la società di autolinee a partecipazione regionale, ha annunciato ieri di volersi dimettere, in esito alle osservazioni mosse anche dall’autorità anticorruzione presieduta da Cantone in merito a presunte incompatibilità con l’incarico di rettore dell’Università di Teramo. Ha detto, come riporta “Il Messaggero” a tutta pagina, che farà “soltanto il rettore”.
E’ in quel “soltanto” che sta tutto lo spessore dell’Uomo. Uno che è primus inter pares, circondato non da allenatori di calcio, ma da cattedratici; uno che anche per questo può fregiarsi dell’appellativo di “Magnifico”, al pari di un Lorenzo de’ Medici; uno che potrebbe avere il privilegio di parlare direttamente a ragazzi che nell’atto creativo dello studio esprimono il massimo della loro intelligenza, delle loro risorse di vita; uno che potrebbe discutere con loro dei programmi della società per i prossimi cinquanta anni; beh, uno che ricopre un ruolo così, che cosa fa? Fa “soltanto” il Rettore. Cioè, sembra di capire, qualcosa di meno della (incompatibile) figura di Rettore e Presidente di “Tua”. Dagli altari accademici D’Amico voleva precipitare nel quotidiano degli autobus che lasciano a piedi gli Abruzzesi. E come arriva al… capolinea? Come Celestino V che fece la grande rinunzia? No, vi giunge con il cartellino rosso dell’autorità presieduta da Cantone. Ecco: forse bisognerebbe sceglierli meglio i rettori che finiscono poi a fare “soltanto” i rettori.