CONSIGLIO DEDICATO ALLE GRAVI PROSPETTIVE PER L’AMBIENTE
30 OTTOBRE 2015 – Ancora una ferma opposizione del Comune di Sulmona alla centrale Snam
che viene imposta dal governo e che potrebbe compromettere il percorso per un turismo econologico e naturalistico proprio in una zona (quella tra Sulmona e Pacentro) all’ingresso del Parco nazionale della Majella e a sua volta confinante con il Parco nazionale d’Abruzzo.
Il Consiglio comunale di oggi è stato dedicato ad esaminare la gravissima prospettiva di un ennesimo insediamento che si porrebbe molto distante dalle uniche linee di sviluppo compatibili con le caratteristiche orografiche e culturali del centro-Abruzzo. L’ordine del giorno è stato proposto dai consiglieri di minoranza e approvato all’unanimità e prende proprio le mossa dai precedenti deliberati: Per le motivazioni contenute nelle sette deliberazioni adottate finora, la propria contrarietà all’opera unitariamente intesa (metanodotto e centrale di compressione), anche nel caso in cui fosse previsto, per la centrale, un sistema di propulsione diverso dalla turbocompressione” il Consiglio chiede alla Regione “di mantenere ferma la propria posizione di contrarietà all’opera, astenendosi dall’adottare qualsiasi provvedimento che possa rimettere in discussione la negazione dell’intesa, sia per la centrale di compressione che per il metanodotto; di mettere in atto con determinazione ogni iniziativa, sia a livello istituzionale che politico, per far sì che il Governo nazionale ottemperi a quanto deciso dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati con la risoluzione del 26.10.11 e finalmente istituisca il Tavolo Tecnico previsto dalla risoluzione stessa per disporre la modifica del tracciato al difuori della dorsale appenninica, Tavolo la cui attivazione è stata ripetutamente richiesta dalla Regione Abruzzo” e dispone “che il presente ordine del giorno venga inviato alla Regione Abruzzo, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dello Sviluppo Economico, al Ministero dell’Ambiente e al Ministero per i Beni e le Attività Culturali”.