TUTTI A PORTARE INTERESSI

343

SINGOLARE CONVOCAZIONE IN MUNICIPIO PER DECIDERE IL FUTURO DEL CENTRO STORICO

26 MAGGIO 2021 – “La prossima settimana l’amministrazione incontrerà i portatori d’interesse cittadini per presentare l’impostazione progettuale per la valorizzazione del centro storico della Città di Sulmona. Sarà l’occasione per acquisire ulteriori elementi e informazioni utili a completare l’analisi preliminare di contesto e condividere le linee d’intervento, che ora entreranno nella fase di elaborazione” annunciano da Palazzo San Francesco. Lunedì 31 maggio alle 15.30 nell’aula consiliare di Palazzo San Francesco, alla presenza dell’architetto Luigi La Civita, tecnico incaricato della realizzazione del progetto in parola, che si è avvalso di numerosi esperti per realizzare lo studio, sarà la volta dei commercianti e degli operatori turistici, che parteciperanno a tale incontro per dare contributi concreti e arricchire cosi la  proposta in corso di definizione. Seguirà, nei giorni successivi, un incontro con le forze politiche di maggioranza e minoranza in III Commissione consiliare “Territorio e Ambiente” in sede consultiva che consentirà a tutti di poter dare il proprio contributo. “Una grande occasione per la nostra città che potrà individuare azioni coordinate e il più possibile condivise, volte ad orientare le future scelte politico-amministrative nell’ambito di una programmazione attualizzata di breve, medio e lungo termine. In questi mesi l’acceso dibattito cittadino sulla città storica mostra come sia importante e centrale questo tema per il futuro di Sulmona. L’obiettivo dell’amministrazione è proprio di voler dotare la città di uno strumento programmatorio di guida, comunque dinamico, per affrontare in modo sinergico e secondo una visione unitaria, i cambiamenti in atto per esaltarne il potenziale e renderlo maggiormente attrattivo e vivibile in un contesto nazionale e internazionale”. Lo afferma il sindaco Annamaria Casini.

Non vediamo l’ora di appostarci all’ingresso del municipio per vedere come saranno carichi questi “portatori d’interesse cittadini”; se dovranno servirsi di zaini o di trolly, o addirittura di carretti. E vorremmo vederli, questi interessi portati; se debbono essere abbinati a quelli generali oppure se possono viaggiare autonomi e indifferenti e se, quindi, dovranno essere stipati in contenitori speciali per evitare che tra di loro si confondano. Soprattutto, poi, vorremmo vedere in base a quali criteri i portatori (che saranno troppo affaticati per dircelo) saranno stati scelti, perché finora i portatori di interessi sono stati tutti tranne i residenti che nel centro storico hanno fatto affidamento come un’area di livello architettonico e storico di tale valore da richiedere più di un sacrificio per essere fruita. Per esempio, se fossimo scelti come portatori di interessi, non avremmo spazio sufficiente nel nostro carretto per mettere tutte le centinaia di verbali che ci sono stati inflitti in trent’anni perché qualche mattina il comandante della polizia municipale si svegliava di luna storta (o voleva ottenere una promozione) e ordinava ai poveri sottoposti di elevare contravvenzioni perché l’autovettura era parcheggiata ad una distanza inferiore ai 50 centimetri dal muro del Liceo (se stava ad almeno 50 cm finiva per occupare lo spazio per la marcia dei veicoli) oppure se non stava a distanza minima dall’angolo della diramazione (pedonale)  della strada principale; e così via. E il fardello sarebbe aggravato dalle centinaia di sentenze del Giudice di Pace che hanno accertato che quelli di venti anni fa erano verbali illegittimi. Poi vorremmo caricare tutte le istanze per sapere come un pub si possa trasformare in sala da ballo e impedire il sonno dei residenti fino alle 4 del mattino o fino a quando decidono i frequentatori. Sul carretto degli interessi vorremmo collocare qualche esemplare di pianta cresciuta sui sagrati delle chiese o in mezzo alla strada, sempre rigorosamente nei vicoli del centro storico; ma anche le centinaia di piante appena messe a dimora in capienti vasi e sradicate da chi esce dai pub-discoteche-sale da ballo, senza che né polizia municipale, né polizia, né carabinieri individuino i vandali. Uno spazio non da niente dovremmo riservarlo ai calcinacci che precipitano dai palazzi comunali e per i quali l’amministrazione si limita a collocare strisce bianche e rosse in modo che non si passi sotto i cornicioni fradici.

L’ingresso di San Pietro lo scorso anno

Insomma, sono tanti gli interessi da… portare che ci servirebbe un TIR, semprechè saremo ammessi all’ambito ristretto dei portatori con i quali l’amministrazione vuole interloquire. Perché c’è da dire anche questo, nella singolare evoluzione della rappresentatività degli interessi: che una volta i rappresentanti del popolo venivano eletti in libere elezioni e svolgevano un programma, per quanto opinabile, tuttavia votato dagli elettori. Adesso, gli eletti al ruolo di rappresentanti decidono strada facendo con chi stare e sono capaci di fare le giravolte di Pulcinella. E, siccome chi sta in giunta si rende conto che gli interessi da portare vengono persi per strada, si ricorre alle figure dei “portatori di interessi”, presi un po’ qua e un po’ là, purchè non portino interessi troppo fastidiosi.

L’ingresso a Palazzo Mazara, di fronte all’ingresso del Comune, come si presenta ancora oggi
Please follow and like us: