IL NUOVO CORSO DEGLI IMPIANTI NELLA VALLE PELIGNA – I COMITATI PER L’AMBIENTE CHIEDONO AL SINDACO LA CONVOCAZIONE URGENTE DI UN’ASSEMBLEA DOPO L’ANNUNCIO DELLA GET-ENERGY
26 NOVEMBRE 2023 – Vogliono informazioni più precise i Comitati per l’ambiente e il Comitato Morrone Sulmona Valle Peligna sull’impianto della Get-Energy. Nelle scorse settimane è stato annunciato che la “Get-Energy”, installerà un suo stabilimento a Sulmona, un “dissociatore molecolare pirolitico che disassembla le molecole di origine organica complesse per riassemblarle in composti più semplici realizzando un gas sintetico, il SynGas per la produzione di energia elettrice ed energia termica, gas che deve essere poi purificato per la rimozione del particolato, dei gas acidi, degli asfalti ed altri idrocarburi pesanti, attraverso un sistema di filtraggio”.
I “Comitati” sottolineano che, sebbene l’impianto funzioni a basse temperature (tra i 300 e i 550 gradi) e con pochissimo ossigeno, “pur sempre di inceneritore si tratta, in quanto la normativa italiana (Dlgs 133/05) all’art. 2, comma 1, definisce come “impianto di incenerimento”: “qualsiasi unità e attrezzatura tecnica, fissa o mobile, destinata al trattamento termico di rifiuti ai fini dello smaltimento, con o senza recupero di calore prodotto dalla combustione… quali ad esempoio: la pirolisi, la gassificazione ed il processo al plasma…”
Ancora i “Comitati” sottolineano che “Con questo tipo di impianto possono essere trattati indifferentemente, rifiuti solidi urbani indifferenziati, frazione organica da rifiuti urbani, biomassa, materiali residui di confezionamento, rifiuti industriale, scarti industriali ed agricoli, pneumatici, plastiche, rifiuti ospedalieri, car fluff, scarti di macellazione, residui della lavorazione del petrolio e qualunque sostanza organica, senza necessitare di alcuna preventiva selezione e fino a 32 mila tonnellate di rifiuti all’anno (come riportato dai giornali). Sempre dai giornali leggiamo che la Get-Energy ha scelto “la città ovidiana per la sua collocazione strategica tra Roma e Pescara”: dobbiamo forse prendere in considerazione la possibilità di trattare i rifiuti provenienti da tale asse “strategico” e da altre zone? Questi impianti di dissociazione molecolare hanno dimensioni generalmente ridotte e possono essere ampliati perché costruiti con una tecnologia modulare ed essere in grado di soddisfare le esigenze di piccole e grandi realtà. Non vorremmo vederli spuntare come funghi nella nostra città e nella nostra Valle accompagnati da un gran movimento di camion carichi di rifiuti. Non abbiamo riscontro sulla diffusione di questi impianti in Italia, ma è noto il fallimento della sperimentazione di Peccioli, in Toscana dove l’impianto era in funzione all’interno della discarica di Legoli ed è stato smontato e restituito al mittente; come pure è nota l’opposizione dei cittadini di Procida ad un dissociatore molecolare e quella degli abitanti di Cernusco sul Naviglio per un impianto simile.”
Concludendo, i Comitati chiedono una convocazione urgente, da parte del sindaco, di un’assemblea pubblica per discutere sull’argomento, visto che l’impianto della GetEnergy sarà operativo per la primavera del 2024.
Nella foto del titolo l’invasione dei rifiuti di Roma