RALLENTATORE PER I LAVORI SULLA SS17
4 NOVEMBRE 2015 – “E quando affitti?” dicono a Roma.
La stessa domanda si potrebbe rivolgere all’Anas per i lavori al viadotto di Roccapia (nella prima foto una rara ripresa dalla base), quelli che potrebbero determinare la chiusura totale del traffico da Roccaraso a Sulmona per due o tre mesi o, come preferirebbe Luciano D’Alfonso, per sempre, visto che si sta battendo oltre ogni fantasia ingegneristica per completare la Fondovalle Sangro e deviare tutto il flusso commerciale dalla Campania all’Adriatico nelle burrose scarpate di Quadri, Villa Santa Maria, etc-
L’Anas ha messo un omino solitario (nella seconda foto) a saggiare il cemento corroso da 45 anni di sale antighiaccio. E sono quattro mesi che il viadotto sta chiuso, con deviazione dei tir dentro Roccapia (nella terza foto). Giuseppe Ranalli, sindaco di Sulmona, non dice né “Ah”, né “Bah”. Angelo Caruso, sindaco di Castel di Sangro, almeno “Bah” lo ha detto, nel senso di suggerire di posticipare i lavori a primavera. Cambia poco, ma qualcosa cambia. Sindaci con gli attributi di guide dei rispettivi territori avrebbero dovuto chiamare il dirigente dell’Anas abruzzese ed avrebbero dovuto dirgli, foto alla mano: “Adesso o vai tu a verificare se l’impresa impegna una decina di squadre per chiudere i lavori in una settimana, oppure ti rifiliamo una interrogazione parlamentare e salti tu con tutto il Presidente dell’Anas che solo qua consente questi scandali”. Ranalli, invece di questo normalissimo chiarimento di idee, starà a scrutare il sopracciglio sinistro del figlio di Di Masci, nei quotidiani giri ispettivi al Comune, per vedere se approva, come gli aruspici stavano a vedere le interiora degli uccelli prima che salpassero le navi da guerra. Insomma, una desolazione: questi lavori sul viadotto sono una evidente scusa per perdere tempo.
Può essere, ma per ora non formuliamo l’ipotesi perché non la possiamo verificare, che servano anche a demolire i flussi di traffico della SS17 negli ultimi anni tornati a livelli di incidenza percentuale di quando non c’era neanche l’autostrada del Sole e il traffico tra Nord e Sud passava tutto qui. L’importante, a questo punto, per l’ANAS è affittare il più tardi possibile.