MA I COMITATI CITTADINI SPRONANO CHIODI AD ANDARE AVANTI
6 AGOSTO 2012 – “L’impugnazione della legge regionale antigasdotto (n. 28 del 19/06/2012) da parte del Governo nazionale non ci coglie di sorpresa” affermano i Comitati cittadini per l’ambiente all’indomani del passo adottato sul dibattuto problema della tutela ambientale nelle zone attraversate da gasdotti.
“Già in passato – proseguono in un comunicato di stamane – la disciplina regio
nale in materia di idrocarburi è stata impugnata più volte davanti alla Corte Costituzionale” e fanno notare che: “La Regione è pienamente legittimata a legiferare in questo campo in quanto l’energia e il governo del territorio non sono di competenza esclusiva dello Stato ma, al contrario – come stabilisce l’art. 117 della Costituzione italiana – sono materie per le quali è prevista la competenza legislativa concorrente delle Regioni e dello Stato.
Nel caso specifico la Regione Abruzzo non ha fissato un divieto assoluto, ma si è limitata a stabilire l’incompatibilità tra grandi oleodotti e gasdotti, con annesse centrali di compressione, ed aree altamente sismiche”.
“In ogni caso – concludono i Comitati – fino al pronunciamento della Corte, che ci auguriamo confermi la legge, la normativa regionale è pienamente in vigore; per cui il Governo della Regione Abruzzo è tenuto ad applicarla.
Il Governatore Chiodi dimostri serietà e coerenza con le decisioni assunte dal Consiglio Regionale.
Senza perdere ulteriore tempo, egli ha un preciso dovere da compiere : quello di negare l’intesa della Regione, così come stabilito non solo dalla legge n. 28 del 19/06/2012, ma anche da ben due risoluzioni consiliari approvate alla unanimità”.