CARBONIZZATA LA BONIFICA DI CENTO ANNI

418

MA IL DIRETTORE DEL PARCO MAJELLA DICE CHE GLI EFFETTI SI PROTRARRANNO “PER ALCUNI ANNI”

22 AGOSTO 2017 – Il Direttore del Parco Nazionale della Majella ha detto che gli effetti dell’incendio che sta devastando il Monte Morrone si percepiranno per alcuni anni (nella foto la coltre di fumo che ricopriva il Morrone lunedì alle ore 16, vista da Ponte Capograssi, con la chiesa di Cristo Re).

Veramente, i boschi che ora le fiamme stanno divorando senza che nessuno provveda neppure ad isolarne almeno alcune parti come si fa con la tecnica del controfuoco, sono stati impiantati oltre un secolo fa, usando anche la manodopera dei prigionieri austriaci di Fonte d’Amore-Badia e poi, con interventi metodici durati fino a poco dopo la seconda guerra mondiale. Studi e interventi ricorrenti risalgono all’epoca dei Borbone nel 1816, tanto che il Monte Morrone prima dell’unità d’Italia presentava molte di quelle che le cronache del tempo descrivevano come “selve”, difficilmente penetrabili per la presenza di molti animali selvatici, tra i quali lupi ed orsi che aggredivano persone e animali domestici ai confini dei paesi (più spesso a Roccacasale) .

Dopo il disboscamento selvaggio del XIX secolo (quando il legno delle querce e anche di piante meno nobili serviva per le basilari esigenze della popolazione peligna), si mise mano, all’inizio del XX secolo, al ripristino del patrimonio boschivo del Monte Morrone. Gli interventi furono frutto dell’opera incessante di un grande ispettore delle Foreste, Pietro Montanari, che ha rimboschito tutta la fascia medio-alta del Monte Morrone, per impedire le continue frane.  Il disastro di questi giorni ha annullato cento anni e qualcosa di più di lavoro che oggi non viene più intrapreso.

L’arrivo del gas domestico e la conversione dell’alimentazione degli impianti di riscaldamento ha alleggerito (e negli ultimi quaranta anni del tutto azzerato) le provviste che venivano ricavate dalle piante del Morrone a questi fini.

Ma gli effetti di questo incendio si protrarranno per i prossimi cento anni, non certo per “alcuni anni”. E a parlare è stato un direttore di parco nazionale…

Please follow and like us: