“SI IMPONE IL CAMBIO DELLA CLASSE AMMINISTRATIVA: RUOLO DI RESPONSABILITA’ SOLO A CHI LI MERITA”
24 AGOSTO 2017 – “CasaPound Italia” interviene sul rogo del Monte Morrone e a margine dell’incontro tra il presidente della regione, il sindaco e l’assessore Gerosolimo. “Dopo che il rogo, attivo da alcuni giorni, ha assunto le dimensioni di catastrofe ambientale, con la distruzione di un patrimonio boschivo unico e la diffusione nell’ambiente di alte quantità di inquinanti, con possibili conseguenze per la popolazione – affermano gli aderenti al movimento – non possiamo che denunciare il ritardo con il quale le istituzioni si sono accorte di questo gravissimo problema”.
“Quello del monte Morrone è un disastro annunciato, che si sarebbe potuto evitare se la nostra classe amministrativa fosse intervenuta immediatamente, attivando ogni canale per fronteggiare l’incendio” afferma Giovanni Bartolomucci responsabile del movimento per Sulmona e la Valle Peligna.
“Riteniamo inaccettabile che il presidente del Parco della Majella definisca il rogo del Monte Morrone una ‘lezione’ per il futuro. Questa ‘lezione’ si sarebbe benissimo potuta evitare se le autorità preposte al controllo ed alla vigilanza, in una estate funestata dai roghi in tutta Italia, avessero agito tempestivamente per il contenimento dell’incendio. L’aver preso sottogamba questo evento, con il Sindaco di Sulmona che inizialmente ha addirittura scelto di continuare le vacanze, costerà ora la perdita di una intera montagna, tra le più belle d’Abruzzo, e la distruzione di un habitat faunistico unico, un’oasi verde a poche centinaia di chilometri dalla Capitale”.
“Abbiamo atteso molti giorni per intervenire sulla vicenda – conclude Bartolomucci – perché davanti al disastro era doveroso non creare polemiche. Ma con focolai attivi dopo quattro giorni, è impossibile tacere: da questa vicenda appare evidente come la Valle Peligna necessiti di un cambio di classe amministrativa a tutti i livelli, affinché accedano a ruoli di responsabilità persone capaci e che hanno davvero a cuore questa terra”.
