COLUCCI PARLA CHIARO MA QUI LA BOIATA DEL TRIBUNALE DI MONTAGNA FA PROSELITI
3 GENNAIO 2017 – “Per quanto ci riguarda, abbiamo sollecitato una proposta da Sulmona.
Sono anni che proviamo a interpellare Sulmona ma abbiamo sempre trovato una chiusura completa su questo argomento” ha dichiarato al “Centro” di oggi Franco Colucci, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Avezzano a proposito delle strategie per la conservazione dei tribunali che non hanno sede in città capoluogo di provincia.
Nelle parole di Colucci non si coglie un intento polemico: solo la narrazione dei fatti, che coincide con quella sempre riferita su queste colonne per una corretta informazione che tenga conto anche di quanto non piace agli ambienti sulmonesi. Qui a Sulmona, e non solo nell’ ambiente degli avvocati, si manifesta una sorta di irresponsabile superiorità rispetto alla proposta che avanzarono i legali marsicani (che ripresero quella lanciata proprio sul “Vaschione” e subito sottoscritta dal presidente della Camera penale avezzanese, Leonardo Casciere).
Si pensa che il collegamento autostradale tra Avezzano e L’Aquila giochi a favore della conservazione del tribunale di Sulmona rispetto a quello di Avezzano, come se un quarto d’ora in più di macchina possa indurre a riconsiderare il dato oggettivo di migliaia di processi in più che conta ogni anno Avezzano rispetto a Sulmona e come se la mancanza di ogni collegamento ferroviario tra Avezzano e L’Aquila non incida nella valutazione delle sedi da sopprimere. “Comunque, se Sulmona accetta di correre con noi è bene sennò lo faremo da soli – continua Colucci – Siamo pronti a discutere dell’eventualità del tribunale unico Sulmona-Avezzano con una diversa localizzazione degli uffici. Cercheremo di non ripetere gli errori fatti con le nuove Province”.
Sembra una posizione ragionevole, alla quale da Sulmona (e non solo a livello di Consiglio dell’ordine) si contrappone la carta vincente del “Tribunale di montagna”. E’ sempre quello che, come nella pubblicità, con il gusto ci guadagna; e, per di più, fa pure tanto ridere. Ponti d’oro per questa proposta strampalata sono stati gettati dai nemici di Sulmona, che quando sentono boiate di tale livello si buttano a capofitto per incentivarle: vedasi posizione della sen. Stefania Pezzopane, che pare abbia formulato una proposta di legge per onore di firma e che poi ha gettato la maschera e meno di un mese fa ha detto che le esigenze di Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto si possono considerare solo se garantiscono la funzionalità di L’Aquila e Chieti.
Perché mai ad Avezzano subodorano le truffe? Sarà per questo che in un secolo si sono rialzati da un terremoto catastrofico ed hanno surclassato Sulmona nello sviluppo e nelle strategie?