CON UN PAIO DI SEDUTE TRASFORMA UN POLITICO IN “TECNICO” – LA SULMONA CHE FA RIDERE L’ABRUZZO
8 APRILE 2024 – Il sindaco starebbe per nominare Andrea Ramunno, già consigliere comunale durante il quinquennio di Anna Maria Casini sindaca, e consigliere provinciale fino al 2021. Sarebbe stato indicato da “Italia Viva”.
Ora, a parte il fatto che “Italia Viva” non riesce a valicare neppure il 2% dei voti, dove è finita la pantomima della giunta “tecnica”, tanto ostentata dal sindaco? Se Ramunno era politico fino a quando stava con Casini, si è spogliato di questa veste per indossare quella di “tecnico”? Qualche scricchiolìo in questa montatura inventata da Gianfranco Di Piero si era avvertito quando, tra i designati dei giorni scorsi, c’era La Gatta, anche lei evidentemente esorcizzata dal démone della politica che la possedeva e proposta per sostituire Elio Accardo; ed erano scricchiolii interpretati anche alla luce della designazione in giunta dell’ing. Ilenia Rico, passata per il filtro delle elezioni (al Comune di Popoli) e votata da 11 persone (non 11 consiglieri: 11 elettori). Il nuovo lavoro di Gianfracchia Di Piero, dunque, pare sia quello dell’esorcista: prende un quisque de populo e, per qualificarlo “tecnico”, lo sottopone alla pratica nel corso della quale invita il politico ad uscire dal corpo del posseduto politicamente e fa di questi un tecnico, dopo che la bava verde ha impiastrato tutto Palazzo San Francesco. Con l’aria impassibile dei suoi occhi sempre semichiusi a guardare avanti per non guardare nessuno, Di Piero combatte contro gli ultimi sussulti, le maledizioni, gli inviti a pratiche anomale sataniche del posseduto che proprio non vorrebbe fare la fine di Rosanna Tuteri. Costei era tecnica davvero e proprio per questo è stata proiettata dalle finestre di Palazzo San Francesco in meno di un fiato. Elio Accardo, un altro, era “tecnico”: ora ci dicono “di area”, per lenire la delusione delle quaglie che credono al potere demiurgico dei tecnici, su su fino a Mario Draghi che tecnicamente puntava al Quirinale e ha sbattuto porte e finestre quando gli è stato detto di mettersi in fila tra i politici. Prima dei due anni e mezzo e della dozzina di assessori che ci separano dalla fine dell’agonia politica, Di Piero sarà diventato un esorcista tanto scaltro da proporre come tecnico Franco La Civita; nel frattempo avrà dato qualche delega ad Andrea Gerosolimo, altre a Bruno Di Masci; non disdegnerà Giovanni Ruscitti; raccoglierà dal selciato Sinibaldi (Armando, non Mario, chè quest’ultimo è tecnico, a giudicare dal tabellone che abbiamo ripreso ieri e quindi non merita nessuna “seduta”; parliamo di Armando, assessore ai lavori pubblici dal 1970 al 1975 nella giunta democristiana di Paolo Di Bartolomeo e assessore ai lavori pubblici dal 1976 al 1981 nella giunta socialcomunista di Antonio Trotta).
Ma Sulmona può essere oggetto di queste risate ciclopiche in tutto l’Abruzzo?