Gli avversari sconfitti da Ranalli diventano i “saggi” che lo giudicano

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ESILARANTE SCAPPATOIA DEL PD PER LA SCELTA DEL SINDACO

4 APRILE 2013 – Il Centro di oggi riferisce che una “commissione di saggi” verificherà se Giuseppe Ranalli, designato alle primarie come candidato sindaco, sarà “pronto ad accettare l’allargamento della coalizione”.

Magari sarebbe stato meglio chiederlo direttamente a Ranalli; ma tant’è, i saggi vanno di moda. Volete sapere da chi sarà formata la “commissione di saggi” ? Né più, né meno che dagli avversari di Ranalli alle primarie: Antonio Iannamorelli, Teresa Nannarone e Raffaele Giannantonio.

Dovrebbe garantire un certo distacco Roberto Spinosa, segretario del PD; sì, proprio quello che ieri ha detto che Ranalli non può essere candidato sindaco perchè rappresenta un partito, l’IDV, che “non esiste più” (se fossimo in Spinosa saremmo più prudenti a parlare di partiti che non esistono più; hai visto mai cosa potrebbe uscire dalle prossime elezioni…). Dunque della candidatura di Ranalli decidono quelli che gli si sono contrapposti e sono risultati perdenti. Non c’è che dire, pure il PD, quando ci si mette, ha idee molto chiare in fatto di giudici e di “terzietà” dei giudici. Sta sorpassando lo stesso Berlusconi, che dei giudici parla male un giorno sì e l’altro pure: quelli del PD i giudici se li nominano da soli e ne individuano tra i nemici dell’imputato.

Che bel partito delle regole.

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