STOCCATA DEI PARTITI DI MAGGIORANZA ALLA FRATELLANZA D’ITALIA
12 NOVEMBRE 2023 – I partiti della maggioranza al Comune mettono a nudo le incongruenze della eterogenea minoranza e, per esempio, rifanno faccia a Fratelli d’Italia, “il centro destra più perdente d’Italia”, verso il quale “mostriamo tutta la nostra comprensione”. E spiegano perché: “La classe dirigente regionale ha una tale considerazione del loro operato che ha deciso di calare dall’alto, per le elezioni regionali, le candidature di Rossi e Taglieri. A dimostrazione, qualora ci fosse bisogno di ulteriore conferma, della loro totale inconsistenza politica ed elettorale”.
Hanno ragione. La cosiddetta Destra di Sulmona, un po’ diversa dalla Destra di Teodoro Bontempo e Giorgio Almirante (nella foto del titolo negli anni Settanta), che giravano in “500” e senza scorta (e il primo ci dormiva pure nelle campagne elettorali), è stata soddisfatta con ampi riconoscimenti in società regionali di vario livello e le avranno detto: ”Vedete di non pretendere troppo e i candidati per le regionali li scegliamo noi”, probabilmente anche alla luce dello schianto della candidatura di Vittorio Masci, terzo su tre alle amministrative di due anni fa. Si dirà: sono questioni interne alla Destra, per quanto traditrice della politica di Bontempo e Almirante. Eh già, ma la conseguenza è che Anna Berghella, portata come candidata regionale dalla cosiddetta Destra sulmonese, scartata dai livelli regionali, potremmo trovarcela candidata sindaco di Sulmona e sarebbe la prima candidatura di chi ha messo la corona d’aglio sulla testa di Publio Ovidio Nasone. Roba che, invitata in varie rappresentanze e cerimonie ufficiali, potrebbe parlare delle virtù dell’aglio, più che delle Metamorfosi. E, fra queste, scegliere quelle di un partito che fu anche della Medaglia d’Oro al Valor Militare (leggi= eroe) Junio Valerio Borghese, fratello del Principe di Sulmona, ed oggi è di La Russa che piazza il figlio al Piccolo Teatro, non quale attore, ma nel consiglio di amministrazione. Di un partito che insorgeva contro le clientele della Democrazia Cristiana ed oggi sistema cognati, sorelle e fratelli, figli e fratellanza varie.
