I TECNICI CASCANO DAL PIERO

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SOSPESI I TAGLI DI ALBERI CENTENARI ALLA VILLA – LA RIPROVA DEL DILETTANTISMO DEL COMUNE

5 MARZO 2024 – Sono stati sospesi i tagli delle piante alla villa comunale, dopo un confronto tra l’assessore comunale Sergio Berardi e comitati e privati cittadini ambientalisti. Facevano parte del progetto di risanamento dei giardini pubblici ed hanno riguardato oltre quaranta fusti: centenari, perchè che erano stati piantati negli anni Venti del secolo scorso, quando la Villa fu costruita.

L’aspetto che lascia più che perplessi riguarda i tempi della riflessione: in sostanza questa sospensione dei lavori viene ad impedire che il progetto giunga a termine, ma quando già i danni, se di danni si è trattato, sono stati tutti arrecati alla vegetazione. A meno che non si voglia ritenere che le seghe stavano per affrontare anche abeti e cedri del Libano alti venti metri, non ha avuto senso fermarsi adesso. Una riflessione oggi può solo dimostrare che l’intervento è stato dettato da mero dilettantismo, perché se Fondazione Carispaq (o Comune?) era sicura del fatto suo e si era ben documentata sugli effetti di una potatura in verità piuttosto spinta, avrebbe dovuto proseguire, assumendosi le responsabilità delle scelte. Ora potrà pure verificarsi che da pali senza rami, né tanto meno apparato fogliare, si ricostituisca una chioma e che le piante arrivino al prossimo inverno. Ma se a progettisti e Fondazione risultano evidenze rassicuranti e, quindi, se i criteri finora seguiti sono giusti, i lavori non andavano sospesi. Ai profani sembra certo che la prossima estate non ci saranno che rare zone d’ombra. Inoltre, non c’è bisogno di aspettare la prossima estate per constatare che le piante senza foglie e senza rami descrivono un ambiente spettrale. Ma finora non abbiamo scritto niente per non passare da presuntuosi che vogliono insegnare il mestiere ad agronomi e a progettisti, sebbene basta dare un’occhiata ai tronchi accatastati  per sincerarsi che la maggior parte delle piante era in ottima salute. Se, però, i lavori si fermano perché i “tecnici” non hanno saputo ribattere alle osservazioni di altri tecnici abbiamo anche il diritto di dubitare della fondatezza delle scelte. E se, poi, facciamo la prova del nove andando a vedere il dilettantismo che regna in Comune, possiamo convalidare l’ipotesi che anche questa sia stata una “uscita” tentata per vedere l’effetto che faceva. Né più, nè meno dell’esempio della giunta Casini con i lampioni dell’Annunziata; solo che l’attuale sindaco l’ha data a bere a chi votava per un cambiamento.

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