IL BOOMERANG ANCORA NON TORNA INDIETRO

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REPLICA DI MARIO PIZZOLA A PROPOSITO DELL’USO DEI BENI PUBBLICI E DELLA VILLA IN PARTICOLARE

27 MARZO 2024 – Mario Pizzola fa un seguito alla ormai nota questione delle scritte al centro della villa comunale: “Ringrazio “Il Germe” per aver dato una spiegazione delle scritte che compaiono nella rotonda della villa comunale; ma credo che sia un po’ affrettato parlare di “boomerang”. E’ giusto attendere la risposta ufficiale del Comune per comprendere in base a quale norma e con quale motivazione sia stata accolta la richiesta del borgo San Panfilo. Se le informazioni de ”Il Germe” rispondono al vero mi pare evidente che anche gli altri borghi e sestieri avrebbero lo stesso diritto di chiedere al Comune analoghe dediche su strutture e luoghi pubblici. Perché poi fermarsi ai borghi e sestieri? Anche altre associazioni o organizzazioni sarebbero titolate a formulare identiche richieste. Con quali conseguenze sui beni della collettività è facile immaginare.
Per quanto concerne la scritta di carattere religioso riporto quanto scrive Guido Piccirilli in “Sulmona – guida storico – artistica, Moneta editore, Milano”: ”(…) Una di queste mensolette (all’interno della cattedrale di S. Panfilo, ndr) mostra una targa sannitica che porta una fascia ondulata e, nel campo superiore, in bel carattere teutonico, le sigle dello stemma cittadino: S.M.P.E., nelle quali i Canonici si compiacquero leggere: Spes – o Salus – Mea Pamphilus Est, oppure Sulmonis Munimen Pamphilus Est”.
E’ evidente, pertanto, che quella scritta è una invenzione degli ecclesiastici, i quali hanno distorto la famosissima frase di Ovidio che rappresenta l’identità della nostra città.

Non si comprende come mai l’Amministrazione comunale di Sulmona abbia accettato di incidere nella rotonda della villa comunale quello che è a tutti gli effetti un falso storico anziché il motto originale di Ovidio, il cui acronimo è sullo stemma della città. Tanto più che la villa comunale è un bene che appartiene a tutti i cittadini e l’Italia è uno Stato laico” conclude Mario Pizzola.

Sicuramente vorrà dire la sua il sindaco. Oppure no?

Che tema che il boomerang stia per sorvolare la sua area?

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