Il centro non può fare a meno degli autobus

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31 DICEMBRE 2011 – Ha polarizzato il dibattito in consiglio comunale la questione dei collegamenti del centro storico tramite i trasporti pubblici. Di fatto, ha scavalcato la gerarchia degli argomenti da trattare, perchè forte è stata la protesta di un gruppo di anziani nei giorni precedenti.

Si arriverà, quindi, ad una specie di avvicinamento degli autobus alle vie del centro, ma senza percorrerle: qualcosa di simile a un volo di libellula che non si posa e che compie scatti veloci. L’area della cinta muraria, invece, ha bisogno di transiti di mezzi pubblici molto di più della stazione ferroviaria o dell’ospedale, dove ormai per lo più si va in automobile. Sull’esempio delle città d’arte austriache, il centro deve essere attraversato continuamente da mezzi silenziosi, quindi elettrici, che partono dai parcheggi estesi (per esempio: da piazza Paolo Di Bartolomeo ad est e in misura assai minore dai vigili del fuoco ad ovest). Togliere gli autobus a Corso Ovidio vuol dire togliere l’ossigeno a tutte le attività che ancora sono riuscite a resistere. (Sull’argomento: “Tirabassi: il Corso non può fare a meno dei bus” e “Centro storico: meglio le auto che le discoteche”, nella sezione “società” di questo sito). Intanto da domani gli autobus non passeranno più lungo il Corso, neanche quelli piccoli e neanche quelli elettrici. Il centro viene destinato sempre di più ad essere un museo?

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