19 NOVEMBRE 2022 – C’è ancora il residuo della ruota (nella foto del titolo), che serviva a trasmettere da un lato all’altro del muro del monastero generi alimentari, farmaci, lettere: e nella quale transitavano anche bambini appena nati che le madri non potevano o non volevano trattenere. Le monache dell’antica “Casa Santa dell’Annunziata” accoglievano tutto, purchè recasse i segni della Provvidenza. E una vita nuova era segno della Provvidenza. Così, a due passi dall’ospedale dell’Annunziata, i bimbi crescevano a San Cosimo e le monache invecchiavano. Altre, più giovani di loro, hanno tenuto l’asilo per bambini “legittimi” (in effetti i bambini sono sempre legittimi; illegittimi talvolta sono i genitori). Poi, invece della Provvidenza, San Cosimo è diventato sede della Previdenzia (sociale: INPS) con i computer diventati presto anch’essi obsoleti come le antiche monache. E adesso non c’è più nessuno.
Fino al 25 novembre all’Archivio di Stato nel convento di Sant’Antonio (rectius: San Nicola), “dietro a Di Fonzo”, come si dice in città per intendersi meglio, cioè dietro al distributore della IP in Via Mazzini, è possibile vedere la mostra “Il Rinascimento dei bambini. La sezione che riguarda specificamente San Cosimo è ricca di testimonianze inedite. Solo domenica 20 novembre la mostra resterà chiusa; anche per gli… esposti.