SCONCERTANTI DECISIONI PER IL TRAFFICO DEL CENTRO
20 APRILE 2017 – Lasciare le strisce bianche nella segnaletica orizzontale e installare un divieto di sosta in quella verticale è una specie di trappola.
E vi sono incappati un centinaio di automobilisti in un paio di giorni; qualcuno è riuscito ad evitare all’ultimo momento il verbale di contestazione della Polizia urbana, qualcuno preferirà pagare, anche se qualche buona ragione per proporre opposizione al giudice di pace ci sarebbe (ma pagare la tassa di iscrizione della causa e quasi mai ottenerne il rimborso con la sentenza è ai limiti del beffardo).
Il rapporto tra utenti della strada ed amministrazione, comunque, subisce un altro colpo: non bastassero le strade dissestate, nelle quali il sig. Di Toro (quello della rimozione della neve intorno alla statua di Ovidio; e anche per lui un bel verbale, così impara) ha collocato una vaporosa confezione di uovo di Pasqua per ogni buca, così da segnalarla adeguatamente e goliardicamente.
In realtà, se non ci si divertisse in questa anomala relazione tra cittadini e Comune, ci sarebbe da rimanere desolati.
Gente che abita a un chilometro dal Piazza XX Settembre sale in cattedra per impostare la dritta su come si usa il centro storico: una fioriera di qua, un divieto di sosta là, un pub più in là, la sagra di “Perla Majella” proprio sotto il volto pensoso di Ovidio, bancarelle scalcinate su tutto il Corso. Poi la fioriera nessuno la innaffia, i parcheggi sono tutti vietati, il pub diventa discoteca con malavita orbitante e accoltellante, “Perla Majella” e per le bancarelle abbiamo detto tutto. Con un tratto di penna, ascoltando pseudo associazioni culturali che al primo punto del programma sostanziale hanno la promozione dell’aglio in testa a Ovidio, il Comune istituisce il divieto di sosta con blitz di verbali che costituiscono il biglietto da visita per residenti e turisti.