IL PREFETTO GLI AVEVA RESPINTO TUTTI I RICORSI PERCHE’ ERA SCADUTO IL PERMESSO
11 OTTOBRE 2017 – Il giudice di Pace coordinatore di Sulmona, dott.ssa Assunta Barone,
ha accolto una serie di opposizioni proposte dall’ex sindaco di Sulmona contro i verbali di asserite violazioni al codice della strada e all’ordinanza istitutiva della ZTL. Gli erano stati tutti contestati nel periodo successivo al suo incarico. Con un articolato esame delle questioni concernenti il contrassegno per l’accesso alla ZTL e il diritto di accedere a tale zona, il Giudice di Pace, nella sentenza depositata ieri, dopo aver premesso che il dott. Federico esercita la professione medica presso il suo studio in Sulmona, Corso Ovidio 139 e che è titolare dell’autorizzazione all’accesso, sottolinea che “Nel corso degli anni ha sempre chiesto ed ottenuto autorizzazione di transito nella predetta zona. Giova rammentare che il presupposto di fatto e di diritto che legittima il transito e la circolazione veicolare è proprio lo “status di residente”, costituendo l’autorizzazione un atto di controllo del persistere del citato status”. Non è pertanto indispensabile il rinnovo, che è soltanto “finalizzato all’accertamento periodico, da parte dell’Amministrazione comunale, della persistenza dei requisiti richiesti per la fruizione del permesso. Nel caso in esame, non risulta che il ricorrente abbia mai perso i requisiti che lo hanno abilitato al permesso originariamente rilasciato, dovendo così intendersi un mantenimento delle domande periodicamente rinnovate, a guisa di prosecuzione delle autorizzazioni già rilasciate e in costanza di tutti i requisiti richiesti”. Ma non c’è solo questo, nelle argomentazioni del Giudice di Pace, perché con riguardo alla condotta del Comune dopo le opposizioni proposte dagli utenti, nella sentenza conclude: “Le brevi osservazioni esposte trovano conferma nell’ultima ordinanza sindacale in materia, con la quale è stata statuita la durata dell’autorizzazione in tre anni, anziché uno, nonché l’invio di un preavviso da parte del Comune, in prossimità del periodo di scadenza dell’autorizzazione medesima”. In effetti, dopo la valanga di verbali (molti dei quali ingiustamente pagati da automobilisti che non contavano nella giustizia anche perchè i primi ricorsi furono rigettati e poi perchè già soltanto l’iscrizione a ruolo comporta la spesa dei due terzi della eventuale oblazione), il Comune ha cambiato la disciplina del rinnovo dei permessi.
Per evitare le cause il dott. Fabio Federico aveva proposto un ricorso per ogni verbale al Prefetto, che incomprensibilmente glieli aveva rigettati tutti; poi dinanzi al Giudice di Pace ha chiesto la riunione di tutti i procedimenti.
Un altro “pacco” di opposizioni del dott. Federico saranno all’esame del giudice di pace il 17 ottobre.