GRANCASSA PER IL MASTERPLAN MA I VERI EFFETTI NON TARDERANNO
17 MAGGIO 2016 – E’ venuto Renzi in persona a firmare i “masterplan” declamati da Luciano D’Alfonso per lo sviluppo dell’Abruzzo.
A Sulmona la trovata di D’Alfonso e della sua giunta si traduce con la eliminazione del tragitto che storicamente collegava Pescara a L’Aquila: per accorciare (in realtà, per ridurre di soli cinque minuti la percorrenza tra i due capoluoghi di provincia) le Ferrovie, con dispendio enorme di risorse pubbliche, vireranno a Pratola, con una “bretella” che succhierà 11 milioni di euro. Urge una smentita dall’assessore regionale Andrea Gerosolimo, politicamente nato a Sulmona e animatore della lista della candidata a sindaco Casini. Ma sarà molto difficile che possa venire, visto che D’Alfonso in persona si è gloriato della bella impresa: è pure vero che gli alleati di Gerosolimo non sono gli stessi della giunta regionale (perchè a Sulmona figurano “Fratelli d’Italia” e a L’Aquila quelli di SEL), ma con un po’ di buona volontà si dovrebbe ricavare il DNA di chi inietta altro veleno sullo sviluppo della Valle Peligna.
Grande risalto è stato dato dalla stampa (in particolare dal consueto resoconto, organico al Palazzo, del TG3, ma in Abruzzo ben pochi sanno quali siano i progetti del “Masterplan” che pare costeranno allo Stato oltre un miliardo e mezzo. Sarebbe utile un elenco formato tascabile.
Nella foto del titolo un viadotto della fondovalle Sangro che non fu mai inaugurato