SAN MATTEO, GESTIONE EQUITALIA

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CELEBRATA LA FESTA DEL PATRONO DELLE FIAMME GIALLE

21 SETTEMBRE 2015 – Intervenendo alla celebrazione di San Matteo, protettore della Guardia di Finanza,

il vescovo di Sulmona Angelo Spina ha tracciato un parallelo tra l’attività del pubblicano Matteo prima della conversione e quella di “Equitalia” dei giorni nostri. Anzi, ha proprio invitato i numerosi presenti nella chiesa di San Filippo Neri a immaginare, sovrastante il banco di riscossione del Santo, una insegna con la scritta della società forse più temuta in Italia. Non siamo più a “Date a Cesare quel che è di Cesare”, ma quasi al “cercare riparo” dalle pretese eccessive del fisco ormai diventato ingiusto perché costretto a trovare risorse e soddisfare le pretese di un apparato statale deviato. Spina ha parlato anche di corruzione e di quanto questa abbia sottratto risorse allo sviluppo sociale, alla stessa giustizia sociale.

Alla festa di San Matteo sono stati presenti, oltre a numerosi militari del servizio attivo, il vice-sindaco Luisa Taglieri, i finanzieri in congedo, cioè l’Anfi, una nutrita pattuglia di finanzieri del Servizio di soccorso in montagna, comandanti di altri Corpi e Armi a Sulmona.

La giornata è stata anche dedicata al trentennale della costituzione a Sulmona dell’Anfi; l’associazione si è riunita in una conviviale.

Nelle foto, dall’alto: un finanziere accanto all’altare di San Filippo; le autorità intervenute; il comandante della Compagnia,Falce, legge la Preghiera del Finanziere

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