SEL’elettore non è più proletario

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APPASSIONATO DISCORSO DI VENDOLA, CHE SI FA PERDONARE QUALCHE ANACRONISMO E QUALCHE SILENZIO 

6 FEBBRAIO 2013 – Nichi Vendola ha parlato questa sera al cinema Pacifico nel tour abruzzese, per il quale ha riservato una tappa nel centro-Abruzzo, primo in ordine di tempo tra i leaders nazionali a poco più di due settimane dal voto. Sulla presenza di “Sinistra Ecologia e Libertà” a Sulmona rimandiamo a “SEL’è meritata Enza Giannantonio” nella sezione POLITICA di questo sito.

 

 Una introduzione di ampio respiro, di grande attualità, elegante e rivelatrice di molta passione ha caratterizzato il discorso di Vendola. Una conclusione meno romantica, ma egualmente efficace, ha suggellato l’intervento del leader di SEL. La prima riservata a temi ambientalistici, l’altra destinata a quelli che mettono al primo posto la giustizia sociale: in mezzo Vendola ha vagato nei terreni ormai paludosi della difesa del proletariato, della riscoperta della falce e martello che, sebbene intesi come contrapposizione all’attività finanziaria che ricava denaro dal denaro, hanno un aggancio assai sconnesso con la realtà, perchè in effetti il proletariato non esiste più e quel poco che è rimasto vota a Destra (quella sociale, non l’allestimento di Berlusconi e Fini e poi solo di Berlusconi). Escluso che Vendola sia attirato dalla ricerca con il lanternino di chi mantiene la famiglia con il lavoro dei campi o del laboratorio artigiano; escluso che voglia incrementare la sua percentuale cercando gli operai, soprattutto nel centro-Abruzzo dove le ciminiere non hanno mai attecchito, si deve ritenere che questa divagazione sul tema è stata più che altro dovuta alla necessità di costituirsi come la ultima e irriducibile forza di sinistra autentica, che non ha niente a che fare con le banche e con le scalate ai gruppi finanziari.

Molto più reali e concreti i riferimenti alle incertezze dei giovani cui è stato rubato il futuro; molto più calzanti le accuse al Pdl che, con il rilanciato attacco al territorio tramite la annunciata costruzione di “new towns”, progetta una nuova riduzione degli spazi vitali della natura e dell’equilibrio ecologico. Insomma un buon armamentario Vendola ha dimostrato di possedere; ma ha dato la sensazione di usare molti silenziatori perchè in quanto a interventi nel mondo della finanza il Pd, alleato in queste elezioni, non si è fatto mancare niente negli ultimi dieci anni.

E sulle accuse al governo Monti di perseguire una politica di riduzione della spesa solo a danno delle categorie più povere? Il colpo poteva avere una lunga gittata ed un potenziale persuasivo se non fosse stato preceduto, nella giornata di ieri, dall’annuncio che l’alleanza tra Monti e Bersani si potrebbe concretizzare all’indomani delle consultazioni. E, di fronte, ad una iniziativa del genere, a SEL rimarrebbe, sì, la scelta di starne fuori, ma dopo aver versato nel contenitore comune tutti i suoi voti.

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