Spinosa: “Solo dalle ceneri può nascere il nuovo”

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13 APRILE 2013 – Fabio Spinosa Pingue ha consegnato al presidente della Confindustria Squinzi una copia anastatica del documento ufficiale redatto dal primo Presidente della Camera di Commercio dell’Aquila nel 1876.

E’ una relazione che l’avvocato Francesco Tortis, presidente dell’associazione, scrisse al per il Re per mettere a fuoco le criticità del Paese: basso livello della qualità dell’offerta scolastica, elevato tasso fiscale, eccessiva burocrazia.

“Si tratta di mali atavici – ha detto il Presidente di Confindustria L’Aquila – con i quali ci confrontiamo da sempre senza assumere determinazioni conseguenti. Dobbiamo prendere atto che l’Italia in parte ha fallito, senza con questo imprimere una connotazione necessariamente negativa perché la storia ci insegna che solo dalle ceneri spesso può (ri)nascere il nuovo. Continuare a scrivere, fare convegni di studio, stimare proiezioni ottimistiche ci impedisce di rivoluzionare il presente: il Paese va ricondotto nella giusta direzione, sia sotto gli aspetti etici che quelli legali, sociali, ed economici. E sono gli imprenditori che devono letteralmente prendere in braccio l’Italia e condurla fuori da quella che ormai è un’emergenza straordinaria: per fare questo dobbiamo essere ancora più virtuosi aumentando il numero degli esempi di eccellenza da assumere quale indicatore di virtuosità.

“Un segnale forte – conclude Spinosa Pingue – è già venuto da Papa Francesco, e lo annoto da laico devoto, il cui percorso sta a testimoniare che le regole conosciute, e da tutti sempre praticate, appartengono ad un passato letteralmente spazzato via”.

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