Sulla “domus” augustea tornano due metri di terra

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Pannelli_Salvatore_TommasiDELUDENTE SBOCCO PER IL SITO IN PIENO CENTRO: MA I SOLDI NON CI SONO

28 LUGLIO 2012 – Si vede molto di meno di quello che ci si poteva aspettare: i mosaici, per la verità, non si vedono per niente, sepolti di nuovo da un paio di metri di terra, come lo erano stati per gli ultimi duemila anni. Così, la “domus” di età augustea in Piazza Salvatore Tommasi

Piazza_Salvatore_Tommasisi può immaginare solo dai pannelli che formano l’arredo del sito e che, veramente, in quanto ad emozioni, ne danno di uguali a quelle che si possono ricavare da una lettura su internet. La sistemazione dell’angolo suggestivo, che si arricchisce soprattutto dell’armonia dei palazzi circostanti, fa molto pensare a quello che sarebbe potuto essere non è stato: tanto che il turista e il sulmonese hanno più la sensazione di un desiderio inappagato che di un vero contatto con i mosaici della “domus”, quello che viene, per esempio, dall’allestimento archeologico del vicino Palazzo dell’Annunziata.

Non ci sono i soldi per scavare e collocare tutto a vista, come meriterebbe il livello artistico di quanto emerse qualche anno fa. Ma, andando avanti così, per ogni sito archeologico di Sulmona e del circondario non resterà che lasciare pannelli per illustrare che una volta c’era Ercole Curino, o il Fauno, o la Medusa. Non è troppo poco per un turismo che dovrebbe addirittura sostituire l’industria?

Sito_Salvatore_Tommasi

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