A FRANCOBALDO IL PREMIO CARLO CASALEGNO

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16 MAGGIO 2024 – Sarà consegnato nel pomeriggio di oggi a Roma a Francobaldo Chiocci il “Premio Carlo Casalegno”. Quest’anno il riconoscimento è stato conferito a lui e a Oriana Fallaci e Andrea Purgatori. Chiocci è stato a lungo inviato speciale de “Il Tempo” e poi de “Il giornale”, spettatore di tutti i maggiori teatri di guerra, di terrorismo, già in giovane età giornalista contro corrente, che fu inviato da Renato Angiolillo in India, dove scoprì la panzana della “fame” eccezionale dalla quale prese le mosse una sottoscrizione di fondi in Italia; oppure a San Giovanni Rotondo per scoprire gli altarini del dissenso contro Padre Pio.

Ha partecipato attivamente alla fondazione de “Il Vaschione” per il quale puntualmente, nei primi anni, soggiornava a Sulmona fino a recarsi in tipografia, immerso nel “lavoro di macchina” che ogni giornalista vero non disdegna e a partecipare ad ogni iniziativa organizzata dal giornale, anche ad un confronto con il mitico Corrado Ferlaino (nella foto del titolo) e Eugenio Bennato su Francesco II e i cosiddetti briganti. Ed è stato protagonista di una intervista alle due anime del Tempo di Angiolillo, lui e Paolo Brunori, per una visione prospettica dell’Abruzzo e dell’Umbria, dei loro campanili e delle loro “chiese”, delle loro potenzialità e delle loro ostinazioni.

La movimentata e lunga vita giornalistica di Francobaldo Chiocci (oggi ha 93 anni) è ripercorribile nel libro che scrisse dieci anni fa “C’era una volta l’inviato speciale”, che “Il Vaschione” da oggi mette a disposizione di chiunque voglia consultarlo e prenderlo in prestito presso il “Bar Di Marzio”, lungo Corso Ovidio, all’altezza del Quadrivio (via Roma).

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