SEMBRA UN FILM DI STALLIO E OLLIO MA E’ UN ALTRO CAPITOLO DELLA CAPORETTO DELLE ISTITUZIONI. E ELISABETTA BIANCHI CHIEDE UNA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA
10 SETTEMBRE 2017 – Neanche la pioggia abbondante di oggi è riuscita a spegnere l’ultimo focolaio dell’incendio del Morrone, che ieri è esploso a meno di ventiquattro ore dal volo di ricognizione in pompa magna della sindaca di Sulmona e di qualche altra autorità. Un “sorvolo” che doveva significare la chiusura del “COM” (effettivamente chiuso) non poteva essere una gita: doveva esprimere valenze tecniche, espressione del livello delle istituzioni dello Stato. Ci sarebbe voluto qualcuno che, volando e con occhio d’aquila, avesse saputo dire: “Lì può ardere ancora qualcosa, non chiudiamo il COM”.
Il panorama di queste settimane di incendio sembra riprodurre quel godibilissimo film di Stallio e Ollio che cercano di dominare gli effetti disastrosi di una pompa che inonda di acqua la barca e ogni volta che tappano un buco debbo correre dall’altra parte per chiuderne un altro. La stessa cosa è accaduta dalle prime ore, quando a noi che non siamo esperti e che non abbiamo la vista d’aquila, è sembrato sottostimato il focolaio delle Marane e abbiamo tirato in ballo proprio le istituzioni. Qui lo Stato è in… stato di decozione, merita una liquidazione coatta amministrativa, un “rompete le righe”, non riesce a venire a capo di una montagna delle tante delle quali è disseminato il suo territorio. E non si tratta di una montagna in mano alle cosche mafiose (almeno per ora): è il Morrone costellato di focolai di incendio che ogni esercito dovrebbe saper neutralizzare, a pena di far perdere il concetto stesso di sovranità su un territorio. Del resto le comiche di Stallio e Ollio, per la questione della barca, sono intitolate proprio “Buone vacanze”. E pare che i maggiori protagonisti di questa Caporetto delle istituzioni si trovassero in vacanza il 20 agosto e vi siano rimasti indisturbati, tra l’altro esattamente in barca, stando alle voci che giungono.
Si rende interprete di questo disagio per l’immagine stessa dello Stato la consigliera comunale di Forza Italia, avv. Elisabetta Bianchi, che in un articolato comunicato stampa informa di voler chiedere una commissione parlamentare di inchiesta “sui fatti che hanno portato ai fenomeni incendiari, particolarmente rilevante quest’anno in tutta Italia, ed alla valutazione della idoneità ed efficacia delle modalità di intervento di tutti gli Enti territoriali, specie nelle zone protette ad alto pregio monumentale ed ecologico, premessa essenziale per la valutazione della necessità di interventi correttivi dell’attuale impianto normativo e per la verifica delle competenze di prevenzione ed intervento nell’ottica del raggiungimento di standard di maggiore tutela ambientale”.