IL SINDACO DEVE FARE TUTTO DA SOLO: RIPARTE LA PROPOSTA DI COESIONE TERRITORIALE
21 OTTOBRE 2015 – Fa tutto da solo il sindaco di Salle: apre la casa comunale, rilascia i certificati, spazza, accende e spegne il riscaldamento. Non riesce ad avere neanche una applicazione e personale ai suoi ordini non ne ha più. Salle si trova sul versante pescarese del Monte Morrone, non lontano da Alanno che andava famosa per il capostazione, costretto a fare tutto da solo, dai biglietti alle manovre sugli scambi, agli ordini di partenza dei treni.
“Il grido di allarme lanciato dal Sindaco di Salle, Maurizio Fonzo, è la punta di un iceberg che andrebbe osservato con attenzione, considerato che dati economici già noti, dicono che i Comuni sotto i 5.500 abitanti sono destinati a chiudere” affermano dalla associazione “Ripensiamo il territorio” e aggiungono: “Considerando che l’evoluzione sarà quella della cancellazione delle province e, quindi della revisione delle architetture territoriali che terranno conto dell’ormai nota volontà del Governo di passare da 8000 comuni a max 2500, ecco che l’allarme di Salle va colto nella sua drammaticità, ma anche nella sua attualità. Esso parla per il destino che attende tutti. Prima che calino dall’alto le fusioni obbligatorie come cappotti di piombo, mettiamoci a studiare noi il vestito sartoriale migliore per fare Coesione Territoriale e progetti di vasta area. Perchè non cominciare ad ipotizzare delle comunità più grandi nell’alta Val Pescara, come ad esempio Salle, Caramanico Terme, Tocco Casauria, Bolognano? Cosa a cui sta lavorando già Popoli con S. Benedetto in Perilliis e Collepietro? Si potrebbero fare progetti ambiziosi con una popolazione più significativa, di circa 6000 abitanti. Ci sono le agevolazioni già previste dalla legge nazionale del 20% del valore dei trasferimenti erariali base 2010 per 10 anni che potrebbero essere raddoppiati dalla regione, inoltre è prevista la sospensione per 5 anni del patto di stabilità. In conclusione per questi comuni il totale ammonterebbe a circa 7 milioni di euro in 10 anni, più i vantaggi derivanti dagli investimenti che si libererebbero. Per Popoli si parla di ben 5 milioni di euro, che in partenariato con progetti europei, sarebbero circa 15/20 milioni. Facciamo quindi appello ai Sindaci affinchè si apra al più presto una riflessione a cui con piacere noi di “Ripensiamo il territorio” saremo lieti di dare il ns aiuto, lanciando un progetto di rinascita dell’alta Val Pescara, avendo prodotto una Ricerca apposita sul Territorio che presenteremo nei primi giorni di dicembre in un apposito Convegno”.