NEL LUNGO WEEK-END L’ORSO POTREBBE PASSARCI ACCANTO

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MA GIA’ DALL’OTTOCENTO ERA CONSIDERATO MANSUETO, PAROLA DI PANFILO SERAFINI

29 APRILE 2023 – “L’orso qualche volta si fa vedere fra il Morrone e la Majella presso il Guado di San Leonardo, e si tiene generalmente nel nostro distretto come un animale piuttosto mansueto e poco nemico dell’uomo”: non è il Fulco Pratesi dei giorni nostri, né il Franco Tassi degli scorsi decenni a riconoscere la scarsa aggressività dell’orso marsicano. Le parole sono di Panfilo Serafini; risalgono alla metà dell’Ottocento, quando si organizzavano le spedizioni di caccia all’orso, non per ritorsione, ma solo perché la pelle dell’animale aveva una quotazione rispettabile e la carne risolveva l’atavica carenza di proteine. Il resoconto del sulmonese che affrontò processi e carcere dei Borbone, è contenuto in una grande opera a carattere anche scientifico, che i Borbone avevano pubblicato negli anni 1853-1860, a cura di Filippo Cirelli: “Il Regno delle Due Sicilie descritto e illustrato”.

Nel fine-settimana più lungo della primavera 2023 può essere facile incontrare l’orso: anzi qualcuno lo terrà di mira, speriamo solo con teleobiettivi e indici tesi a mostrarlo ai pargoli in gita. Per questo può risultare utile il decalogo che “AMBIENTE E/E’ VITA” diffonde, impegnandosi ad affiggere anche manifesti per la sensibilizzazione sul tema (un esemplare è ripreso nella foto del titolo). Si tratta, per esempio, di scoraggiare l’orso dall’avvicinarsi ai bidoni per i rifiuti. E a questo potrà contribuire ancora, secondo noi, proprio la denominazione dell’associazione “AMBIENTE E/E’ VITA”, perché la prima diffidenza dell’orso nasce dall’uso concorrente di locuzioni divergenti o parallele; un po’ come succede nelle aule giudiziarie dove quelli che si definiscono “operatori del diritto” usano “e/o” nel linguaggio curiale che non ha tra i suoi fini quello di avvicinare gli utenti.

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