ORSI: DA CONFIDENTI A COLLABORATORI DI GIUSTIZIA

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30 AGOSTO 2013 – Sono un pericolo maggiore degli orsi forastici e aggressivi: conoscono l’uomo, le sue paure, le sue manìe.

Quindi, come i lupi che hanno avuto, appunto, lunga confidenza con le greggi e sanno dove si fermano e in quale punto i cani allentano la guardia, possono essere infidi. Il Parco Nazionale d’Abruzzo, però, cerca di ridimensionare l’allarme e parla, in sostanza, di un solo orso confidente: anzi un’orsa, che è poi la famosa orsa Gemma, della quale nessuno ha più paura (e questo è il guaio, secondo chi ha destato l’allarme), perchè sembra affidabile e con una zampata fa secche otto galline e una pecora.

“Quest’anno a “Gemma” è stata dedicata speciale attenzione da parte delle squadre del Servizio di Sorveglianza del Parco, appositamente formate e organizzate” si legge nel comunicato del Parco. “L’Orsa è stata costantemente seguita lungo gli itinerari “di spostamento” da una località all’altra e sono stata poste in atto numerose misure di “dissuasione” quando si avvicinava ai centri abitati, alle stalle e alle coltivazioni nei pressi degli stessi. Ovviamente non sempre è stato possibile limitarne i comportamenti e qualche “scorribanda” nel “regno degli umani” c’è stata, suscitando però, fortunatamente, meno clamore e preoccupazione”. In sostanza, i danni a pollai e colture sono diminuiti di oltre il 50% rispetto al 2012. Il Parco tiene poi a far sapere che “Da qualche tempo due orsi probabilmente – un maschio e una femmina – stanno assiduamente frequentando le aree circostanti i centri abitati di San Donato Val Comino, Picinisco e Valle del Rio (Frazione di Alvito), creando qualche allarme nella popolazione locale e dei danni ad allevamenti e colture, peraltro regolarmente indennizzati dal Parco. Anche in questo caso i due plantigradi vengono seguiti dal personale del Parco e monitorati costantemente, per farei n modo che non creino particolari difficoltà e possano essere scoraggiati ad avvicinarsi troppo alle abitazioni. In questa zona, come in passato per il Sagittario e il Giovenco, sono state organizzate diversi riunioni con gli amministratori, i cittadini, gli agricoltori e gli allevatori, per informare correttamente della situazione e dei comportamenti da avere in caso di “incontro ravvicinato” con l’orso”.

Noi un’idea sulla provenienza degli orsi e sul fatto che siano piuttosto aggressivi ce l’avremmo: lasciamo desumerla a chi avesse la pazienza di leggere “Ma l’orso Stefano si è ucciso”, “Se l’orso non fa vita sociale”, “Morte dell’orso: la realtà supera la fantasia”. Quello che il Parco Nazionale d’Abruzzo non dice, però, è il fenomeno più recente. Quest’anno non ci stanno solo orsi confidenti, ma addirittura orsi pentiti e collaboratori di giustizia, che vorrebbero spiegare (e non è escluso che lo facciano, ma con una conferenza stampa interdetta a chi fa le interviste in ginocchio al Presidente del Parco Majella Franco Iezzi con il fuoco di fila dei colpi a salve dei cannoni di Navarone) perchè se ne sono andati da Campo di Giove e premono su Pescocostanzo per arrivare al Pnaml guidato da un commissario, Giuseppe Rossi. Questi, pluridecorato per decenni di servizio a fianco della natura, è in procinto di essere sostituito, perchè, da quello che riferiscono le agenzie, il Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, ha pontificato che per la tutela degli orsi è anche opportuno che ci siano presidenti ai Parchi e non commissari. Intanto gli orsi vanno a cercare i commissari e si apprestano, appunto, a diventare pentiti senza neanche passare per il grado intermedio di confidenti.

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