OVIDIO, IL PRIMO SGUARDO PIETOSO DI UN ROMANO SUI VINTI

490

UNA CONVERSAZIONE INAUGURA IL CERTAMEN 

16 APRILE 2013 – “Nella terra di Ovidio. Insieme per imparare, insieme per insegnare” con questa innovativa dedica, che avvicina studenti e docenti pur nei loro ruoli diversi, si apre martedì prossimo il “Certamen Ovidianum Sulmonense”.

Ed attacca subito con un tema fortissimo di Ovidio: la condizione del vinto, diremmo il punto di arrivo del trasformato: “Il tuo prossimo. La visione del “diverso” nel ciclo dei vinti”, conversazione del prof. Francesco De Cristofaro della “Federico II” di Napoli. La sconfitta nelle “Metamorfosi” non ha un grado di appello: è terrificante. Forse, in verità, Ovidio ha voluto rappresentarla così perchè atterrisse il lettore.

Ma la sconfitta non era irreversibile solo nella sua immaginazione: lo è stata nella sua vita, con la relegazione mai più revocata. Fa sul serio, quest’anno ancora di più, il “Certamen”, che si avvicina all’Ovidio autentico quando si compiono duemila anni precisi dalla scrittura di quelle disperate, eppure sublimi (come tali adorate da D’Annunzio, per esempio) lettere dal Ponto eusino, dalla attuale Costanza. Nè si può tralasciare che questa “pietas” di Ovidio sugli sconfitti si distacca dall’atteggiamento dei Romani, o almeno della storiografia ufficiale rappresentata da Tito Livio, che parlava di una sorta di rassegnazione degli altri popoli a subire la vittoria dei discendenti di Romolo (si veda: “Corso di lezioni al Gentile Mazara sui comportamenti trasgressivi” nella sezione ATTUALITA’ di questo sito).

Nei giorni successivi si andrà molto sul tecnico, perchè l’aspetto linguistico non può essere accantonato nell’analisi della eleganza di Ovidio, anche se egli primeggia per introspezione psicologica. Infatti mercoledì il prof. Alberto Manco, docente della “Orientale” di Napoli, tratterà: “La linguistica: cenni storici e teorici”; e, quindi, il giorno successivo “Ovidio nelle letterature d’Europa” del prof. Diego Poli dell’Università di Macerata. Venerdì si concluderà il ciclo di conferenze con “Contaminazioni letterarie nella cultura figurativa italiana dell’Ottocento”, della prof.ssa Isabella Valente (Università “Federico II”).

Please follow and like us: