Reliquie di San Pelino: molto rumore per nulla

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24 FEBBRAIO 2012  – Una valutazione molto critica sulle proteste di ieri a Corfinio è stata espressa in una omelia a Sulmona, nella Chiesa di San Francesco della Scarpa oggi pomeriggio. Il

parroco don Gilberto ha sottolineato che il problema si risolveva nel trasferimento di una piccolissima parte delle reliquie di San Pelino in Albania: “Nessuna sottrazione, nessuna manovra per privare i fedeli della tradizione alla quale sono legati: semplicemente una risposta alla giusta aspirazione della terra dalla quale il Santo proveniva”. Il sacerdote si è detto molto meravigliato della foga con la quale le richieste sono state sostenute. Il suo discorso era stato introdotto dal riferimento al significato della tradizione nel periodo della Quaresima, nel senso che i comportamenti dei fedeli vanno fortificati dai contenuti e non dalle abitudini, dalla dedizione verso il prossimo e non dal rispetto di prescrizioni che abbiano il valore di esteriorità.

 

L’ appello  a non effettuare nessun trasferimento delle reliquie del Santo è pervenuto nei giorni scorsi da alcuni fedeli che sottolineavano come con la decisione assunta fosse stata emarginata la loro volontà.  Invitavano, quindi, il Vescovo ad annullare il proposito. A Mons. Spina, inoltre, veniva sollecitato “l’avvio dei lavori alle due chiese della parrocchia di Corfinio (San Martino e Madonna del Soccorso) ancora inagibili a causa dei danni provocati dal sisma del 2009”. Giovedì l’auto che portava il Vescovo ed altri tre sacerdoti al convento delle clarisse dove sono conservate le reliquie di San Pelino è stata fatta oggetto di una contestazione molto accesa e, all’intervento dei Carabinieri, Mons. Spina ha ringraziato per la protezione assicurata, ma ha aggiunto di sentirsi già protetto dal crocefisso che porta.

 

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