SORPRESA: NON SI COMPLETA LA FONDOVALLE SANGRO, SE NE FA UN’ALTRA

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un viadotto della Fondovalle Sangro come è rimasto dagli anni Settanta

COSTERA’ SEI VOLTE LO STANDARD EUROPEO E COLLEGHERA’ DUE MARI GIA’ COLLEGATI

14 AGOSTO 2017 – Lungo la “Fondovalle Sangro” sono vari i punti critici.

Per superarne uno più critico degli altri si spenderà quanto non si è mai speso in opere non autostradali: 36 milioni di euro per ogni chilometro di galleria. Si tratta di… fermare la Majella che scivola a valle come tutti i gruppi montuosi. Visto che, dopo 44 anni dalla gaffe che prese l’Anas nel costruire viadotti ormai sospesi nel vuoto e ancora ammirabili per chi non credesse a quello che scriviamo, non si è trovato il modo di costruire una strada normale (perchè in Valle di Sangro non è possibile costruire una strada normale), si prende l’esempio del Gran Sasso e si passa alle opere faraoniche. Possibilità di seguire un percorso alternativo c’erano: ma insistere in un progetto considerato mediocre (cioè senza quei costi) avrebbe impedito di superare la velocità di 60 chilometri orari al traffico in transito.Queste non sono fantasie dettate dallo scopo di conservare la SS17. Sono i dati che emergono da una richiesta di accesso di una associazione (la “Stazione ornitologica abruzzese”) per un documento, cioè la dichiarazione di “non delocalizzabiità”, dalla quale deriverebbe la necessità di costruire un certo tracciato e solo quello.Dunque, non è vero che “sarà finalmente completata la Fondo Valle Sangro”, come ha annunciato, con il suo consueto argomentare tronfio Luciano D’Alfonso qualche mese fa. Sarà costruita un’altra Fondo Valle Sangro, con spese che raggiungono sei volte il costo standard europeo per tipologie stradali simili.

Tutto questo avverrà succhiando risorse dai Masterplan, che avrebbero potuto sorreggere molte iniziative industriali in tutta la regione. Se uno Stato o una Regione spende questa somma lo dovrebbe fare solo per collegare una miniera d’oro. Invece collega l’Adriatico al Tirreno in una direttrice quasi parallela a quella della SS 17 eA25 già esistenti. Il fatto è che collega i due mari passando per il nucleo industriale di Atessa; e allora tutto cambia, perchè gli interessi elettorali di là sono come una miniera d’oro.

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