Transumanza e Parchi Nazionali: Sulmona ancora al centro

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CONVEGNO SUL “FUTURO DELLA MEMORIA” MARTEDI’. TORNA ROSSI CHE SUL RUOLO DEL CENTRO-ABRUZZO DICEVA…

5 GIUGNO 2013 – Sarà il prof. Raffaele Colapietra ad aprire le relazioni del convegno “Il futuro della memoria” che si terrà martedì a Sulmona sui “Valori della transumanza per il terzo millennio”.

Seguiranno il prof. Franco Cercone e il prof. Saverio Russo. E’ prevista anche la presenza della scrittrice Dacia Maraini fra gli “invitati speciali”. Presente anche il vescovo di Sulmona, mons. Angelo Spina. Particolarmente atteso l’intervento di Giuseppe Rossi, Commissario del Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise, non solo per il suo impegno nell’amministrare ormai da decenni strutture che hanno la finalità della salvaguardia e della valorizzazione delle risorse ambientali, ma soprattutto perchè è stato proprio lui, alcuni mesi fa, intervenendo in una conferenza a Palazzo Sardi, a prospettare il ruolo di Sulmona quale “Capitale dei parchi” (si veda al riguardo: “Un’idea del Parco Nazionale: Sulmona sia la nostra capitale”).

Rossi fa un discorso molto semplice: la confluenza di confini di ben tre Parchi nazionali (d’Abruzzo, della Majella e del Gran Sasso-Monti della Laga) garantisce a Sulmona una “chance” che nessuna altra struttura amministrativa potrebbe garantire, perchè è una centralità geografica, niente affatto legata a collocazioni di industrie e uffici che possono subire trasferimenti. Una idea così, formulata da una delle più autorevoli fonti nel settore naturalistico in Italia e in Europa, dovrebbe trovare pronti gli amministratori che (per fortuna o purtroppo) non figurano tra gli invitati o tra i relatori del convegno. Infatti vi leggiamo altre rappresentanze di istituzioni culturali, ma nessuno di coloro che potrebbero coltivare una idea così importante per Sulmona e per il centro-Abruzzo.

Speriamo che la coordinatrice del convegno, la dott.ssa Maria Pia Graziani, vorrà indirizzare l’analisi degli ospiti su questa prospettiva molto concreta. Potrebbe essere la volta buona per coniugare i verbi al futuro, cioè per progettare un nuovo corso dello sviluppo economico del centro-Abruzzo, che allontani le nuvole grondanti di inquinamento convogliate da troppe idee balzane (a tal proposito rinviamo alle molte incongruenze sottolineate nella sezione NATURA di questo sito).

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