TRE SETTIMANE PER IL RECAPITO DI UN ATTO GIUDIZIARIO

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SCANDALOSO DISSERVIZIO DELLE POSTE CHE HANNO L’ESCLUSIVA

23 SETTEMBRE 2016 – Adesso non sono limitate all’estate le disfunzioni delle Poste: anche il venerdì alle ore 13 di un normalissimo autunno l’ufficio centrale di Sulmona (non il piccolo ufficio del Torrone…) resta chiuso (come oggi, quando è stata ripresa la foto recante il quadro di un inutile riepilogo delle affluenze): chi vuole va un altro giorno, ad ingrossare le file interminabili negli orari consueti.

Del resto, le Poste italiane si coprono di gloria nel servizio di recapito nel quale dovrebbero mostrare il meglio (lasciando perdere un po’ i servizi finanziari), come proprio nelle ultime settimane è accaduto per un settore svolto in esclusiva: il recapito degli atti giudiziari, che non può essere affidato ai molto più efficienti corrieri. Un avviso di ricevimento per un plico di un atto giudiziario, partito da Ercolano il 29 agosto, è arrivato a Sulmona il 22 settembre (“tre settimane da raccontare, un estate un grandissimo amore” cantava il mai troppo celebrato Fred Bongusto). Non sarà il caso che si riveda il ruolo di qualche dirigente di questa tanto sbandierata “Poste SpA”? O almeno qualche stipendio di chi deve organizzare i servizi e verificare il buon andamento?

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