SCENE RACCAPRICCIANTI NELLE SCUOLE MA IL SINDACO SE NE USCIRA’ CON UNA DELLE SUE
22 OTTOBRE 2023 – “Apprendiamo dalla stampa che, per disguidi della piattaforma che gestisce la refezione scolastica, non sono stati erogati i pasti a diversi bambini. Immaginiamo come si sono sentiti offesi i genitori, apostrofati con il termine moroso. Non deve essere stata una cosa piacevole. Una volta a tavola, i bambini, morosi o meno, devono pranzare; solo successivamente, l’ente si deve interfacciare con le famiglie per risolvere le problematiche insorte. Non tolleriamo neanche che si verifichi ciò che è stato riportato dalla stampa, ossia che addetti alla mensa, in violazione della privacy, hanno fatto nome e cognome di chi sarebbe rimasto a stomaco vuoto. Il risultato? Qualche bambino ha pianto, qualcuno si è vergognato. Non addossiamo nessuna responsabilità agli addetti della refezione scolastica, perché ricevono ordini precisi. Le responsabilità vanno ricercate all’interno della macchina amministrativa perché non c’è indirizzo politico. Alla luce di quanto esposto, addossiamo le responsabilità all’assessore al ramo e all’”ammiraglio” che non è in grado di controllare la sua flotta: il Sindaco. Esprimiamo solidarietà a tutti i genitori che hanno subito questo torto” sostengono i consiglieri comunali Antonietta La Porta, Caterina Di Rienzo, Vittorio Masci, Salvatore Zavarella, Luigi Santilli, Franco Di Rocco, Maurizio Proietti.
Se il paragone non fosse disgustoso, diremmo che il sindaco Gianfracchia Di Piero lascia che si applichi il guanto di ferro contro i bambini delle mense scolastiche, ma ha usato il guanto di velluto quando all’inizio dell’anno ha sfoderato un ultimatum… non ultimativo contro gli aquilani che scaricavano rifiuti nel suo territorio sostenendo che o si adeguavano ai prezzi della “indifferenziata”, oppure non avrebbero più scaricato. Poi L’Aquila, Tornimparte e tutta la compagnia bella hanno seguitato a scaricare e Gianfracchia ha fatto il Gianfracchia. Dopo diversi mesi c’è stato un allineamento delle tariffe, ma il nodo scandaloso di rifiuti indifferenziati che ancora vengono collocati a Noce Mattei erodendo il territorio (non di L’Aquila, nè di Tornimparte, ma) di Sulmona resta ben stretto e a questo punto irrisolvibile fino a quando non verrà un sindaco che sappia il fatto suo (e non quello di chi ce l’ha messo). Ovviamente, per riprendere dal leit-motiv delle mense, il sindaco dirà che “hanno fatto gli uffici” e se i bambini non sono registrati la colpa è anche dei genitori. Lui deve andare in bicicletta. Tutt’al più si può produrre in un’altra distinzione delle sue e venire a dire che i pasti ai bambini non registrati non solo illegittimi, ma sono solo improcedibili. Povero pure Pinocchio, nella foto del titolo davanti ad una scuola in Via Togliatti.
Quanto all’opposizione, è sempre più generosa e dà dell'”ammiraglio” a chi si barcamena per arrivare a primavera implorando, in incontri separati, l’aggiunta numerica di chi in campagna elettorale stava agli antipodi. E si produce in inchini che politicamente lo accostano ad uno Schettino, più che ad un ammiraglio.