NON SOLO SPOSETTI, MA ANCHE FIDANZATINI

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IMPREVEDIBILI FIGURE NELLA MAGGIORANZA CHE REGGE UN SINDACO FANTASMA EPPURE AGGANCIATO ALLA POLTRONA IL CASO DEL PENTASTELLATO D’ALOISIO

17 APRILE 2024 – La consigliera di minoranza, avv. Teresa Nannarone, aggiunge un capitolo alla vicenda dell’appalto per le mense scolastiche, che la vide protagonista, la scorsa estate, in Consiglio comunale al punto da far annullare l’assegnazione del contratto perché conseguente ad una violazione delle norme, mai abrogate, sulla partecipazione di un solo concorrente.Nannarone prende le fila da dove si erano interrotte e intitola il suo intervento con un icastico “Liberamente assunti”: “Il 24 SETTEMBRE 2023, il difensore d’ufficio della maggioranza di Palazzo San Francesco , ovvero il consigliere comunale D’Aloisio, scriveva sulla sua pagina FB: “… Per il discorso MENSA SCOLASTICA vi assicuro che non vi è NULLA DI ILLEGALE nel precedente bando ma solo un cavillo burocratico utilizzato esclusivamente per ottenere una vendetta personale……….. Che io ricordi questa è anche la prima volta che si apre una crisi non per merito delle opposizioni (quasi sempre assenti nelle commissioni e sempre muti in consiglio comunale) ma per vendette personali, e sottolineo personali, di qualche eletto di maggioranza in Consiglio Comunale verso il suo ex partito e i suoi dirigenti….”. Voi capite che non potevo certamente replicare al consigliere D’Aloisio nel merito della illegittimità di una procedura prossima ad aggiudicare un appalto di TRE MILIONI DI EURO, e non serve vi spieghi perché.

Certo mi sono chiesta come mai un esponente del Movimento 5 Stelle che io avevo voluto, contro tutti, in coalizione, parlasse volgarmente di “cavilli” e di “vendette personali” riferendosi alla sottoscritta, anziché tenere alta la bandiera del grido del movimento: onestà onestà onestà. Ma vabbè.

Il 12 OTTOBRE 2023, sempre il difensore d’ufficio della maggioranza di Palazzo San Francesco, ovvero il consigliere comunale D’Aloisio, scriveva sulla sua pagina FB: “Questa mattina in qualità di Consigliere Comunale della Città di Sulmona sono stato a verificare il servizio mensa presso la scuola Capograssi. Ho constatato di persona la cortesia del personale, la qualità ottima del cibo servito e mi sono confrontato direttamente con i docenti. Alla ditta va fatto un plauso per l’organizzazione e la tracciabilità dei prodotti” con tanto di servizio giornalistico a seguire https://www.ondatv.tv/…/mense-provare-per-credere…

“Apperò! – prosegue l’avv. Nannarone –  E siccome il tarlo era rimasto, un però c’è: se il GIORNO PRIMA, e cioè l’UNDICI OTTOBRE la celebrata DITTA, ovvero COSELP SRL, società del socio di studio del capogruppo del Pd Mimmo Di Benedetto, ovvero quella in fase di aggiudicazione dell’appalto in virtù di una procedura illegittima e che tutt’ora ha in essere l’appalto delle mense del Comune di Sulmona, ASSUME a lavorare in mensa proprio la fidanzata del consigliere del Movimento 5 Stelle Angelo D’Aloisio, come la mettiamo?

Mettiamola così, come direbbe la Dandini: è solo una questione di tempo, ma poi tutto si spiega, quindi anche la posizione del difensore d’ufficio della maggioranza di Palazzo San Francesco.

Posizione che non fa onore al consigliere D’Aloisio, al Movimento 5 Stelle, al Pd e a quella parte del Consiglio Comunale di Sulmona, sindaco in testa, che #liberamentefaràfintadinulla”.

Bisogna sempre diffidare dagli avvocati che si offrono per le difese. Ma ancora di più bisogna diffidare dagli avvocati che sposano cause per le quali nessuno ha richiesto le loro prestazioni: in genere lo fanno per altri fini, che non sono quelli filantropici che vengono sbandierati. E, sia pure con un eloquio stentato (ma è quello che passa l’ex convento di San Francesco, a incominciare dal sindaco) abbiamo sentito D’Aloisio sbracciarsi in consiglio, scandalizzato per la richiesta della minoranza di chiarire come e perché fosse stato attribuito un appalto al di fuori della procedura di legge. Era più accaldato di un Carlo Autiero ai suoi tempi d’oro, di un Bruno Di Masci ai suoi tempi d’oro, di un Franco La Civita ai suoi tempi di stagno. Era intrigante e suscitava curiosità con le sue supposizioni sulle vendette personali che sarebbero state dietro all’attacco all’appalto; quasi stava per attirare le interviste dei giornalisti, se i giornalisti, a naso, non si fidassero dell’intuito che, chissà perché, andava in senso completamente contrario alle supposizioni così banalmente evocate dal Savonarola de noantri. Stavamo per promuoverlo ad emulo di Sherlock Holmes e ci scivola su una buccia di banana.

 E così, duole dirlo, bisogna diffidare anche del Movimento 5Stelle che è stato strumentalizzato fino al midollo nella recente crisi politica, nella quale il risultato da portare a casa era solo il salvataggio di un sindaco-fantasma, aggrappato alla sua poltrona al punto da: 1) cacciare dalla giunta un pentastellato come D’Andrea, per comporre una “giunta di tecnici” e 2) tenerlo fuori anche quando, a distanza di qualche mese, della giunta veniva chiamato a far parte uno che non era proprio un tecnico, come Ramunno. Insomma, Di Piero non ha avuto neanche la creanza politica di scusarsi con i 5Stelle dicendo che la “trovata” della giunta di tecnici era una supercazzola delle sue. E i 5Stelle, aggrappati non si sa a cosa, hanno seguitato a sostenere Di Piero votando il Bilancio. Ora lo spaccato che offre la consigliera Nannarone può chiarire questa fedeltà assoluta al sindaco-larva, che, come riportato da questo giornale (sempre solitario in queste intuizioni), costituisce, insieme al capogruppo del PD Di Benedetto, una coppia di… Sposetti. Tutto sembra andare in direzione ostinata e contraria rispetto al programma del Movimento 5Stelle, che si basava su una ribadita e puntigliosa pregiudiziale di chiarezza e su un’ altrettanto risoluta capacità di mandare all’aria (con terminologia fin troppo popolare) ogni manovra che si allontanasse dal tracciato dei fondatori Grillo e Casaleggio, ma anche, per rimanere all’attualità, di Giuseppe Conte.

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