A MENO DI UN ANNO DALLE ELEZIONI REGIONALI DICE DI VOLER INTERESSARE IL GOVERNO PER LA PERDITA DEL FINANZIAMENTO ALLA FERROVIA ROMA-PESCARA, MA LA SENATRICE DI GIROLAMO LO ACCUSA DI CONNIVENZA CON CHI HA PERPETRATO UN AUTENTICO SCIPPO
14 GIUGNO 2023 – “All’indomani del comunicato di diverse associazioni sindacali e di
categoria, che con toni giustamente duri hanno ricordato alla politica tutta lo “scippo” dei
fondi PNRR per la Roma-Pescara, Marsilio si è ricordato di essere il presidente della Regione e
di avere lo stesso colore politico di chi, a Roma, ha deciso di dirottare su altre opere i fondi già
destinati al potenziamento della nostra linea ferroviaria”.
La senatrice sulmonese Gabriella Di Girolamo (M5S) commenta in questo modo la notizia di
un rinnovato impegno da parte della Regione nei confronti del governo nazionale e aggiunge:
“in pratica, è come se a Marsilio fosse improvvisamente suonata la sveglia sopita dell’interesse
generale, dell’interesse degli abruzzesi. Ora usa quel comunicato come megafono, provando a
farsi sentire dai suoi a Roma e a intestarsi una battaglia che ha finora timidamente
combattuto, visti i risultati”.
“Serve senso della misura e responsabilità” – conclude la Di Girolamo – “basta prese in giro e
rimandi a responsabilità altrui. La Roma-Pescara serve a un’intera Regione e al Paese, se
qualcuno ha deciso che non è così dovrebbe avere il coraggio politico delle proprie scelte e
ammettere di aver fallito”.
Con la stessa chiarezza con la quale si avanzarono molte perplessità quando Giuseppe Conte e la sen. Gabriella Di Girolamo parlarono di “alta velocità” sulla Roma-Pescara, bisogna concordare oggi con la Sen. Di Girolamo che è un vero e proprio scippo quel… deragliamento dei fondi verso (forse) la Roma-Ancona o altre linee politicamente più protette. E occorre gridare, se necessario, che la favola del “Ponte sullo stretto” serve a Salvini (quello che sparlava di “surplus” di riflessione) per parare i contraccolpi a causa delle tante opere pubbliche alle quali occorrerà rinunciare. Che ora Marsilio si rimetta in gioco per ostentare un impegno a meno di un anno dalle elezioni regionali è tattica ai limiti della volgarità, della presa in giro più abietta politicamente; ma non c’è da nascondersi che troverà molte grancasse a suonare le note più adatte al risultato, anche dai “Fratelli di Sulmona”. Per questo riteniamo ancora più colpevole la condotta del sindaco di Sulmona che addirittura lo ha accompagnato sul cantiere per la bretella che eviterà la stazione centrale dalle direttrici di traffico Pescara-L’Aquila-Roma. Non è per antipatia nei confronti di Gianfranco Di Piero se lo si definisce un inetto, un politico senza spina dorsale; è per sottolineare che Sulmona se ne deve liberare al più presto, dovesse pure venire Satana in persona ad amministrare la città. Questa ambiguità, o addirittura questa scelta di sostenere strategie esiziali per la città non può durare a lungo, perchè i risultati vengono a cascata e personaggi come Marsilio non hanno difficoltà a devastare una regione alla quale non appartengono, pur di assecondare disegni che il loro partito assume a livello nazionale. Abbiamo avuto e continuiamo a invitare il nemico in casa, sostenendo che questa strategia sia furba. E Di Piero continua ad ospitare questi personaggi, come ha fatto ieri con il sindaco dell’Aquila, che non è venuto a dire che si adeguerà almeno alle tariffe del Sulmonesi per scaricare i rifiuti indifferenziati a Noce Mattei: così si può prevedere che seguiterà a scaricare al prezzo che dice lui, altrimenti Cogesa fallisce e chi dissente sarà denunciato per diffamazione. Ovviamente, poi, i campanilisti sono quelli che fanno notare queste sopraffazioni.
Nella foto del titolo la stazione centrale, che sarà evitata dalla bretella il cui cantiere è stato inaugurato da Gianfranco Di Piero insieme a Marco Marsilio