RICHIESTA DEGLI ATTI DALLA COMMISSIONE BILANCIO DEL CONSIGLIO COMUNALE – AL SETACCIO LE ULTIME AMMINISTRAZIONI DELLA PARTECIPATA CHE RIFACEVA L’ASFALTO ALLE STRADE AUMENTANDO IL DEFICIT E SPARGEVA CONSULENZE – ORA LE CARTE POTREBBERO FINIRE ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DOVE VINCENZO MARGIOTTA APRI’ LE DANZE
11 OTTOBRE 2022 – Gli atti amministrativi del COGESA passeranno al vaglio della Commissione bilancio del Comune; lo ha annunciato la presidente, avv. Teresa Nannarone, che valuterà la regolarità di iniziative quanto meno problematiche, come l’asfaltatura di alcune strade nei Comuni di Prezza, Raiano e Vittorito in un contesto nel quale il Cogesa è fortemente indebitato e certamente appare difficile comprendere come e perchè dai rifiuti sia passato in un ambito molto diverso dai compiti statutari.
“Come era prevedibile – osserva la presidente – il tempo dedicato a verificare la possibilità di contemperare le esigenze dei cittadini, quelle dei lavoratori e quelle delle politiche sui rifiuti portate avanti finora dalla società Cogesa, assorbe molte energie alla nostra amministrazione. Il quadro che si va delineando è tuttavia sempre più preoccupante e comunque non ci si può sottrarre alle responsabilità“.
Nannarone ha chiesto alla società partecipata copia degli atti e troverebbe “grave che una società che dovrebbe occuparsi di rifiuti si faccia invece carico di progettare ed eseguire lavori in favore di Comuni già morosi anticipandone i costi, e ciò con ogni conseguenza dovuta“.
Sarà sua cura “informare a breve i cittadini su quella che è stata la gestione degli ultimi cinque anni in termini di assunzioni, consulenze, convenzioni, situazione debitoria e conferimenti in discarica non legittimati, quali sembrano essere quelli di alcuni Comuni e che hanno comportato, come conseguenza, l’ampliamento della discarica giustamente contestato da cittadini e residenti di zone limitrofe“.
Abbiamo già evidenziato come il Cogesa debba essere liquidato se, insieme al deficit che hanno prodotto le ultime gestioni, costringe la Valle Peligna a subire allargamenti dell’area di discarica e a tollerare odori pestilenziali, contro i quali hanno protestato più volte gli abitanti della frazione Marane e della stessa città di Sulmona. Ora l’ipotesi che i soldi del Cogesa siano finiti per asfaltare strade è davvero enorme e richiede un intervento immediato del Comune più esposto in questa originale gestione consortile. Ma non deve essere la punta dell’iceberg che polarizza tutto l’interesse della pubblica opinione: va fatta chiarezza sulle consulenze che hanno prosciugato centinaia di migliaia di euro ogni anno e alle quali pure si fa riferimento nel comunicato della commissione bilancio. E la determinazione in questo settore non è mai troppa, tanto più che proprio la denuncia del Pd all’epoca nella quale era presieduto dall’avv. Nannarone fu presa molto male dall’amministratore unico nel suo genere Vincenzo Margiotta, che reagì con una sequela di querele, tutte archiviate su richiesta del Procuratore capo Bellelli.
Ora che le carte del Cogesa dovranno arrivare in Consiglio comunale, dove speriamo che le trasmetta la commissione e il sindaco ne dia sufficiente pubblicità, i Sulmonesi potranno conoscere tutti i risvolti dell’amministrazione di Margiotta, ma anche di Guerra e sarà molto difficile tergiversare. Se non altro perchè i Sulmonesi, con il 70% dei voti dati ai partiti raccolti attorno a Gianfranco Di Piero e con altri voti dati a partiti comunque attestati su posizioni fortemente dissonanti dal candidato Gerosolimo, hanno espresso un chiaro indirizzo perchè anche quella gestione fosse definitivamente chiusa. E’ il caso che sia anche filtrata, meglio nella Procura della Repubblica alla quale si rivolse Vincenzo Margiotta inaugurando la via giudiziaria per la soluzione delle polemiche politiche.
