UN PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA A CONTATTO CON LA GENTE

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LA VISITA DI SARAGAT IL 15 LUGLIO 1967

22 MAGGIO 2013 – E’ una città che entra subito in contatto con l’ospite di riguardo: il 15 luglio 1967 quasi non si sapeva cosa fossero le misure per preservare l’incolumità di un Presidente della Repubblica.

Giuseppe Saragat arriva con la “Lancia Flaminia” scoperta, sotto un sole che fa brillare le molte parti cromate dell’ammiraglia della fabbrica fondata da un siciliano, Vincenzo Lancia, per essere deglutita dalla FIAT ed (oggi) finire tra i rami non strategici del Lingotto. Il Capo dello Stato fa tappa a Sulmona per raggiungere Roccaraso; per non lasciare che si dimentichi il sacrificio di oltre cento incolpevoli abitanti di Pietransieri nella strage di Limmari, a due passi dalla frazione di Pietransieri.

Andrà ad appuntare una medaglia sul gonfalone del paese, sette anni prima che un altro Presidente della Repubblica, Giovanni Leone, andrà a rendere omaggio ai Caduti di tutte le guerre, rimasti senza sepoltura (a Monte Zurrone c’è ancora il Sacrario dei Caduti senza Croce). Sono ormai foto d’epoca queste di Sebastiano Marini: riprendono un Corso Ovidio che reca ancora la segnaletica per gli autoveicoli provenienti da Piazza del Carmine e diretti a Piazza Tresca; davanti all’Annunziata non c’è ancora il salone da barba di Pietro & Pietro, ma un negozio di alimentari. Dall’auto presidenziale saluta un Paolo Di Bartolomeo diventato sindaco da pochi mesi (lo resterà fino al 1975). Sul palco all’Annunziata ci sono Lorenzo Natali, Guido Gonella, Natalino Di Giannantonio, mons. Francesco Amadio, da poco Vescovo di Sulmona; la redazione de “Il Tempo” ha aperto da tre anni e sul primo balcone, proprio sull’insegna, sembra di riconoscere Guido Vernacotola (ancora vice di Tonino Trinchini) e Nicola Di Bonito (ci vogliono ancora quattro anni prima che passi al Messaggero).

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