IL LIBRO SARA’ SCELTO DIETRO

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CONCESSA L’AULA CONSILIARE SECONDO INSINDACABILI CRITERI DI MERITO

7 GENNAIO 2024 – Una volta al mese sarà presentato un libro in municipio, nell’aula consiliare. Lo annuncia il consigliere Angelo D’Aloisio, che aggiunge come questa iniziativa “vuole essere strumento di fattivo coinvolgimento del territorio, affinchè la promozione del libro e l’incentivazione della lettura divengano azioni ordinarie e sistematiche per il miglioramento della qualità della vita individuale e collettiva”. “Autori, editori o altri soggetti legittimati alla promozione” potranno accedere a questa formula “dietro approvazione di specifiche loro richieste che saranno valutate meritevoli e valide”.

Sta tutta in quel “dietro” la preoccupazione che ogni “autore, editore o altro soggetto legittimato alla promozione” deve nutrire. Chi decide che la richieste sono meritevoli e valide? Una commissione? E in base a quali criteri che, almeno, dovrebbero essere fissati in anticipo, se non altro per evitare che vengano cuciti addosso ai libri degli amici o degli amici degli amici? Già le elargizioni regionali per la stampa, fatte con i soldi di tutti, andrebbero abolite subito; ma nessun consigliere regionale si avventura in questa palude, forse perchè spera di poter attingere un domani per le richieste che a suo giudizio saranno “meritevoli e valide”. Adesso questa sbalestrata maggioranza pretende pure di ospitare a suo insindacabile giudizio le pubblicazioni di “soggetti legittimati” (proprio Gianfracchia Di Piero, che non è più legittimato da un pezzo e cerca appoggi anche tra chi ha votato contro di lui e contro il programma di mandato). Se proprio una iniziativa andava assunta nel delicato campo della cultura, si sarebbe preferito che fosse assunta coram populo e non… “dietro”, nelle segrete stanze ove Gianfracchia Di Piero passa il tempo a leggere il Corriere della Sera senza muovere una carta e tanto meno firmarla. Si dirà che la concessione dell’aula consiliare non costerà molto alle casse del Comune. Ma come, segretario del partito che sostiene Di Piero che “mo’ casca e mo’ no” non è lo stesso Casciani che pretese il rimborso del costo della luce per l’occupazione che si tenne ai tempi della giunta Ranalli, tra l’altro per la protesta di un servizio essenziale come il punto nascite all’ospedale (nella foto del titolo)?

Il “miglioramento della qualità della vita individuale e collettiva” (che si avvicina molto all’educazione dei Balilla) sarà filtrato in base alle preferenze del sindaco che non va neppure alla presentazione dell’ultima edizione delle Metamorfosi organizzata addirittura da Einaudi? o dell’assessora Rico, con i suoi raffinati post su facebook?

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